
Un lodigiano è stato fermato il 12 luglio e trasferito nel centro per migranti irregolari voluto dal presidente Trump. La Farnesina sta sollecitando un rapido rimpatrio
Lodi, 1 agosto 2025 - Un altro cittadino italiano risulta detenuto nella cosiddetta Alligator Alcatraz, la controversa struttura per i migranti irregolari tra le paludi della Florida voluta da Donald Trump.
Anche nel suo caso, come per i due precedenti riguardanti connazionali, la Farnesina si è attivata con le autorità americane per facilitare un rimpatrio veloce, che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.
Il lodigiano arrestato il 12 luglio
L'italiano, che risulta essere originario di Lodi, è stato fermato il 12 luglio scorso a Miramar, nella Contea di Broward, ed è stato sopposto ad una misura temporanea detentiva nel centro. Secondo quanto si apprende da fonti di Governo, riporta l’agenzia Ansa, si tratta di Samuel Gheorghe, un 30enne di Lodi.
I funzionari del Consolato di Miami, che si sono messi in contatto con la sua famiglia, hanno verificato le circostanze, interessando anche la sede locale dell'Office for Foreign Missions (Ofm) del Dipartimento di Stato, ottenendo notizie circa le tempistiche del rimpatrio, ha fatto sapere la Farnesina, aggiungendo che la situazione potrebbe sbloccarsi a breve.
Gli italiani finiti all’Alligator Alcatraz
Nelle scorse settimane altri due connazionali erano stati condotti ad Alligator Alcatraz. Fernando Eduardo Artese, 63enne con doppio passaporto italiano e argentino, era stato fermato a fine giugno mentre tentava di lasciare gli Stati Uniti per tornare in Argentina. Su di lui pendeva un mandato per aver superato il periodo consentito di permanenza nel Paese. Nella struttura della Florida, ai primi di luglio, era finito anche Gaetano Mirabella Costa, 45enne originario di Fiumefreddo in Sicilia: dopo sei mesi in carcere per accuse di aggressione e detenzione di stupefacenti, gli era stata contestata anche la violazione della legge sull'immigrazione.
Trasferiti all’Ice Krome di Miami
Il 24 luglio il Consolato a Miami è riuscito a farli trasferire entrambi nel centro Ice di Krome a Miami, dopo che le loro famiglie hanno caricato sul cosiddetto "detainee account", una sorta di "carta prepagata" che i detenuti hanno a disposizione per le spese consentite. Artese è tornato a casa una settimana dopo, visto che nel suo caso c'era solo un problema di passaporto scaduto. Mentre Mirabella Costa dovrà presentarsi davanti a un giudice che valuterà le fattispecie di reato che gli sono addebitate.
Il rientro in Italia il 5 agosto
Nella serata di sabato 2 agosto si è appreso che il 30enne Samuel Gheorghe, residente a Lodi, dovrebbe rientrare in Italia il 5 agosto. Il giorno dopo, sempre secondo le fonti, dovrebbe invece rientrare anche Gaetano Mirabella Costa, detenuto dai primi di luglio ad Alligator e successivamente trasferito nel Centro Ice di Krome a Miami.
Alligator Alcatraz attivato da 1 luglio 2025
Alligator Alcatraz, allestito in tempi record, è operativo dal primo luglio. Realizzato nelle famose Everglades popolate da alligatori, coccodrilli e pitoni, può accogliere fino a cinquemila persone. Tecnicamente un luogo di sosta in attesa dell'espulsione, ma che "potrebbe essere più duro della prima Alcatraz", ha avvertito lo stesso Trump presenziando all'inaugurazione. Tanto che le organizzazioni per i diritti dei migranti si sono mobilitate temendo per le condizioni di detenzione degli irregolari. L'italiano Mirabella Costa, in un appello del 20 luglio, ha definito la struttura un incubo, affermando che i detenuti erano "letteralmente in gabbia, come in un pollaio, in 32, con i bagni aperti e senza la possibilità di parlare con un avvocato, né con un giudice".