Arnaldo Liguori
Editoriale e Commento

L’arte umana di smarrirsi

Una statistica assicurativa racconta molto del rapporto tra noi e la tecnologia

Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, gli italiani alla guida sembrerebbero particolarmente bravi a perdere l’orientamento

Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, gli italiani alla guida sembrerebbero particolarmente bravi a perdere l’orientamento

La notizia arriva dalla statistica di uno studio assicurativo: il 67 per cento dei milanesi si perde nonostante il navigatore. E niente, c’è da commuoversi. Perché dietro questo numero c'è tutta la nostra umanità: quella che preferisce sbagliare strada piuttosto che ammettere di non sapere dove sta andando, la stessa che vuole più tecnologia in auto (59%) ma poi non sa usare quella che ha già. Immagino la scena: “Alla rotonda, prima a destra”, dice la vocina metallica. Ma noi no, andiamo dritti per principio. Perché in fondo, forse, resistiamo ancora all'idea che una macchina possa dirci cosa fare. E quando siamo davvero perduti? Il 47% riprova col navigatore. Come in amore: si perdona sempre, sperando che la prossima volta vada meglio. Perché alla fine, tra uomo e macchina, è sempre questione di fiducia. Tecnologia e sentimenti, stesso copione.