Milano – Mano a mano che passano i giorni, i contorni della presunta violenza sessuale di gruppo a Capodanno assume sempre più i contorni di un giallo. Per venire a capo di quanto sarebbe successo la notte di una settimana fa accanto alla Galleria, a pochi passi da Duomo, stando al racconto della giovane vittima di Liegi, la Procura procede nell’indagine con i consolidati step e la consueta prudenza.
Ieri mattina il capo della procura Marcello Viola ha, intanto, assegnato ufficialmente il fascicolo al Quinto dipartimento, guidato dall’aggiunto Letizia Mannella e, in particolare, alla pm Alessia Menegazzo, che già si occupò delle violenze in piazza Duomo di tre anni fa. Il fascicolo è stato aperto senza indagati e con l’ipotesi di reato di violenza sessuale di gruppo, procedibile d’ufficio. Dentro il fascicolo confluiranno i risultati dell’indagine che sta conducendo la Squadra mobile, delegata dalla Procura. Non è indispensabile per procedere agli accertamenti, ma resta comunque un elemento importante la denuncia della ragazza, che al momento non l’ha formalizzato alla polizia di Liegi.
I fatti sono stati soltanto raccontanti ai media, senza fare seguire a questi un atto ufficiale. La giovane di Liegi ha dichiarato però che lo farà “nei prossimi giorni”. Questo non ferma il lavoro della Procura che, ha reso noto il capo Viola, “valuterà primariamente i frame dei video che riprendono il punto in cui sarebbe stata consumata la presunta violenza”. Nel punto esatto indicato da una delle vittime in un’intervista, c’è infatti proprio una telecamera che potrà restituire la verità su quella notte e potrà eventualmente portare oppure no le prove necessarie a procedere.
Ad oggi c’è il racconto della presunta vittima resa a un giornale di Liegi. La ventenne che ha riferito di essere stata molestata da “30-40 nordafricani” poco dopo la mezzanotte. La comitiva nei confronti della quale sarebbero avvenute le molestie era composta da quattro ragazze e due ragazzi. A quanto risulta, però, nessuno dei giovani belgi, compresa la ventenne, ha finora presentato denuncia; gli investigatori italiani hanno attivato anche i canali di cooperazione nella speranza di mettersi in contatto con tutte le presunte vittime.
Cosa che finora non è stata possibile. La polizia lavora però anche per dare un nome a un uomo che – stando al racconto della vittima – sarebbe intervenuto alla fine delle violenze per “aiutare i ragazzi”. Persona che, anche dall’analisi dei video di sorveglianza della Galleria, dove sarebbero avvenuti gli abusi, non è stata individuata. Nell’analisi dei filmati fino ad ora a disposizione, gli investigatori della Mobile hanno enucleato una rissa, ma che nulla ha a che vedere con l’episodio denunciato sul giornale di Liegi e che è avvenuta al centro di piazza Duomo.
C’è un altro episodio poi che emerge, quello di una giovane che la notte di Capodanno ha raccontato ai poliziotti presenti sulla piazza di essere stata palpeggiata da due uomini, poi identificati, ma la giovane poi non ha voluto denunciare.