NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, violenze a Capodanno in piazza Duomo: “Noi, toccate sotto i vestiti”. Accertamenti sulle dichiarazioni della turista belga

Il racconto dei ragazzi: “Eravamo circondati dietro una colonna, ci hanno palpeggiato”. Verifiche in corso ma al momento non c’è alcuna denuncia ufficiale né segnalazioni ad agenti e militari in servizio la notte del 31 dicembre

Polizia in piazza Duomo nella notte di Capodanno

Polizia in piazza Duomo nella notte di Capodanno

Milano, 6 gennaio 2025 – Il racconto di una delle sei presunte vittime, che finora non si è ancora tradotto in una denuncia, sembra far pensare che l’assalto sia avvenuto sotto i portici settentrionali di piazza Duomo, a due passi dall’ingresso del Salotto.

Il gruppo di ragazzi e ragazze del Belgio che hanno trascorso Capodanno a Milano (Screenshot da sudinfo.be)
Il gruppo di ragazzi e ragazze del Belgio che hanno trascorso Capodanno a Milano (Screenshot da sudinfo.be)

Tuttavia, al momento stiamo parlando soltanto di ipotesi generate dalle dichiarazioni che Laura Barbier ha fatto prima a un quotidiano di Liegi e poi all’Ansa (dicendosi pronta a ribadirle alla polizia nei prossimi giorni). La ventenne belga ha riferito di essere stata accerchiata la notte di Capodanno da decine di giovani mentre si trovava in compagnia di cinque amici connazionali, tre ragazze e due ragazzi, e di essere stata palpeggiata.

Dichiarazioni che hanno fatto scattare gli accertamenti preliminari degli specialisti della Squadra mobile, che contatteranno Laura per raccogliere la sua versione e capire con esattezza dove e quando siano avvenuti i fatti, così da calibrare sia l’analisi delle immagini delle telecamere sia le verifiche sulle persone controllate quella notte.

Ecco le sue parole: “L’aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti. Eravamo proprio all’ingresso della Galleria, non molto lontani dalla postazione in cui c’erano alcuni poliziotti in piazza Duomo, che erano all’esterno della Galleria, sulla sinistra. Ci eravamo rivolti a loro poco prima per chiedere dove poter cercare un taxi per rientrare in sicurezza all’albergo”.

Festeggiamenti e fuochi artificiali in piazza Duomo a Capodanno la notte del 31 dicembre San Silvestro
Polizia in piazza Duomo nella notte di Capodanno

Il riferimento, par di capire, è a uno dei presìdi di vigilanza (con dieci agenti del Reparto mobile, altrettanti carabinieri e un funzionario) dislocati dalla Questura sia all’interno che lungo il perimetro dell’area che a San Silvestro ha richiamato circa 25mila persone. Durante il raid, ha aggiunto la ventenne, “credo che non ci vedessero, perché eravamo dietro a una colonna e c’era molta confusione, moltissima gente. Siamo stati circondati da tanti uomini, credo fossero 30 o 40. Tutti siamo stati toccati fuori e sotto i vestiti. Non ci hanno spogliati. Non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficile solo muoversi: c’era moltissima gente. Quando siamo riusciti a svicolare abbiamo percorso tutta la Galleria e all’uscita dall’altra parte (verso piazza Scala, ndr) ci siamo rivolti a una poliziotta per raccontarle tutto”.

Di questo colloquio non risultano tracce al momento. Così come non ci sono riscontri del blitz violento: l’episodio non è stato oggetto di segnalazioni né di richieste di aiuto, tantomeno di denunce successive. Un alert è sì scattato all’Ottagono, poco prima delle 0.30, per alcuni giovani che importunavano le ragazze che passavano da quelle parti, ma il contesto è completamente diverso da quello descritto dalla ventenne belga. Quella notte, la piazza più centrale della città era monitorata da un maxi dispositivo di sicurezza messo in campo da via Fatebenefratelli: basti dire che a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio sono state controllate tra piazza Duomo e le altre quattro “zone rosse” appena istituite dalla Prefettura (Centrale, Rogoredo-Corvetto, Darsena-Navigli e Garibaldi) più di 2.700 persone, di cui 50 allontanate perché moleste o aggressive e con precedenti per reati come spaccio, lesioni, furto e rapina.

Se ci concentriamo sull’area all’ombra della Madonnina, a Capodanno c’erano più di 200 tra agenti, carabinieri e finanzieri: circa 110 distribuiti in corrispondenza dei sei principali punti di accesso (via Mengoni, Galleria, piazza Fontana, via Marconi, via Mazzini e corso Vittorio Emanuele); altri 46, tra investigatori della Mobile in borghese e agenti delle squadre di polizia giudiziaria dei commissariati, si sono mossi all’interno dell’area per intercettare eventuali blitz per rapina, aggressioni o altro (nel mirino sono finiti pure sette ragazzi identificati dopo essere scesi dal basamento della statua equestre di Vittorio Emanuele); un’altra ventina si è dedicata alle verifiche in chiave “zona rossa”; e un’altra cinquantina, divisa in due nuclei di pronto impiego, ha fatto base tra piazza Mercanti e il posto di comando interforze davanti a Palazzo Reale.