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Milano, le turiste belghe molestate in piazza Duomo: “Ecco quel che io e le mie amiche abbiamo subìto, non potrò mai dimenticarlo”

Laura Barbier in un’intervista all’emittente belga Rtl Info ripercorre minuto per minuto il terrore vissuto a mezzanotte: “Palpeggiate ovunque, abbiamo cercato di difenderci ma non è servito”

Il gruppo di amici belgi posano sorridenti per un selfie. Una vacanza rovinata a Capodanno in piazza Duomo. La prima a sinistra, in primo piano, è Laura Barbier

Il gruppo di amici belgi posano sorridenti per un selfie. Una vacanza rovinata a Capodanno in piazza Duomo. La prima a sinistra, in primo piano, è Laura Barbier

Milano, 7 gennaio 2025 – Gli occhi tristi e provati di chi ha passato il peggior Capodanno della sua vita. Le parole ancora segnate dalla paura vissuta la sera del 31 a Milanoappena alleggerita dal sollievo che poteva andare a finire molto peggio. Laura, la ragazza belga di 20 anni aggredita in piazza Duomo assieme a un gruppo di 5 amici - tre ragazze e due ragazzi - arrivati in città per trascorrere qualche giorno di vacanza per le feste di Natale, racconta in un'intervista all'emittente radiotelevisiva belga "Rtl Info" cos'è successo intorno a mezzanotte. È ancora sotto choc. Confessa che "non potrò mai dimenticare quel che è accaduto".

All’ombra della cattedrale

“Avevamo deciso di andare in piazza Duomo perché credevamo che, come succede in altre città, ci sarebbero stati i fuochi d’artificio o un evento per il conto alla rovescia organizzato dal Comune”. Quando si rendono conto che non c’è nulla, ormai intorno a mezzanotte, è il momento in cui la situazione si fa sempre più tesa e inizia a degenerare. “Dei ragazzi hanno iniziato a lanciare dei petardi come se volessero seminare il panico, spaventare la folla – continua a raccontare Laura –. Sembrava di essere in mezzo a un attentato, abbiamo cominciato ad avere paura. C’erano moltissimi immigrati, o comunque ragazzi d’origine straniera che sventolavano bandiere della Palestina, del Pakistan, della Turchia, dell’Irak, e pochissimi italiani. È in quegli istanti che un gruppo di uomini ha cominciato a molestarci”. “Saranno stati almeno una cinquantina o forse anche di più, hanno cominciato a toccarci e palpeggiarti sopra i vestiti e anche sotto, com’è stato il mio caso, sul sedere. A una mia amica hanno messo le mani sul seno. I nostri amici hanno provato a difenderci, non è servito a nulla”.

A Capodanno nessun evento è stato organizzato dal Comune in piazza Duomo, sorpresi e delusi moltissimi turisti
A Capodanno nessun evento è stato organizzato dal Comune in piazza Duomo, sorpresi e delusi moltissimi turisti

L’incubo

Passano i minuti, crescono l’angoscia e la paura. La situazione sembra sempre più fuori controllo. “Abbiamo provato a dare degli schiaffi, dei calci, a urlare. Ci siamo sentite impotenti. A salvarmi, alla fine è stato un signore italiano la cui compagna era stata anch’essa aggredita”. Laura Barbier parla davanti ai microfoni di “Rtl Info” dopo l’introduzione del giornalista del tg che parla “di aggressioni fisiche a sfondo sessuale nel cuore di Milano, la famosa piazza del Duomo”. “Quel che mi è capitato mi segnerà per tutta la vita – confessa –. Abbiamo avuto l’impressione che le autorità non fossero in grado di fare granché: quando siamo arrivati in piazza Duomo c’erano già degli episodi di violenza, non c’era per nulla un clima di festa attorno. C’erano pochissimi turisti, ci siamo allora chiesti se fosse stata una buona idea quella di trascorrere la mezzanotte in Duomo”.

La calca di giovani la notte di Capodanno in piazza Duomo: a decine si sono arrampicati sul monumento a Vittorio Emanuele, da cui sono stati lanciati insulti e invettive contro l'Italia e gli italiani
La calca di giovani la notte di Capodanno in piazza Duomo: a decine si sono arrampicati sul monumento a Vittorio Emanuele, da cui sono stati lanciati insulti e invettive contro l'Italia e gli italiani

Laura esprime la sua opinione sul dispositivo di sicurezza. A riportarla è un altro canale d’informazione belga, “7sur7 Actu”: “Quando ci siamo rivolte a dei poliziotti per denunciare le aggressioni ci hanno detto che purtroppo non sarebbe servito a nulla e ci hanno detto ciao”. Dichiarazioni che dovranno ovviamente essere valutate con attenzione, e che potrebbero anche essere frutto di un malinteso generato dalla concitazione del momento e dalla difficoltà a capirsi tra italiano e francese.

Supporto psicologico

Laura Barbier si è rivolta ora a un centro di supporto per donne vittime di violenza dell’Ospedale universitario di Liegi. “Il primo consiglio che va rivolto a chi è vittima di violenze – è l’esortazione di Mireille Monville, psicologa al Chu (Centro ospedaliero universitario) della città della Vallonia – è di parlarne sempre con dei professionisti, all’interno di un contesto protetto e accogliente”. Quel che sta facendo Laura: “Amo viaggiare, anche da sola, da quando ero giovanissima. Voglio superare quel che mi è successo a Milano, evitare che i traumi che ho subito e le paure mi blocchino negli anni a venire”. I mezzi d’informazione belgi sottolineano che a Milano episodi di aggressioni sessuali e violenze la notte di Capodanno si erano già verificati nel 2022, e avevano portato all'identificazione e alla denuncia di 20 ragazzi italiani e stranieri.

I.A.

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