NICOLA PALMA
Cronaca

Via Bovisasca, rapina con la pistola al semaforo: caccia ai due sullo scooter

Milano, 35enne derubato sotto gli occhi della moglie: costretto a consegnare un Audemars Piguet da 43mila euro. Al setaccio le immagini

Un frame dei due criminali e una generica foto di polizia

Un frame dei due criminali e una generica foto di polizia

Lo scooter si affianca all’auto: forse il passeggero del motorino dà un’ultima occhiata al polso del conducente. I due mezzi ripartono, ma si fermano al semaforo dopo poche decine di metri: a quel punto, l’uomo con il volto coperto da un casco integrale scende, si avvicina alla portiera anteriore sinistra e mostra una pistola (non si sa se vera o finta) senza dire una parola per farsi consegnare dall’automobilista un Audemars Piguet del valore di 43mila euro.

È la sequenza choc andata in scena venerdì sera in via Bovisasca: i due rapinatori sono scappati con il prezioso bottino; né il derubato, un trentacinquenne di origine cinese, né la moglie che era con lui in macchina hanno riportato ferite. Dopo il blitz, avvenuto attorno alle 20.30, è scattata la chiamata al 112: gli agenti della Volante del commissariato Greco Turro hanno raccolto la testimonianza dell’uomo. Con ogni probabilità, il caso verrà affidato agli specialisti dell’Antirapine della Squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, che non più tardi di una settimana fa hanno arrestato tre "trasfertisti" napoletani accusati di aver messo a segno quattordici assalti (di cui dieci riusciti) tra settembre 2021 e settembre 2022 per un bottino complessivo di circa 200mila euro.

Anche in questo caso, le indagini partiranno dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate sia in via Bovisasca sia lungo il tragitto percorso dall’auto della coppia di cinesi: è probabile, infatti, che i due siano stati "agganciati" in un’altra zona della città e poi pedinati fino allo stradone di periferia che porta all’hinterland nord. L’inchiesta passerà al setaccio anche i tabulati telefonici e si concentrerà sullo scooter, anche se di solito i rapinatori di orologi ne usano di rubati e con targhe clonate per aggirare gli occhi elettronici.