
Alcuni lingotti d'oro
Milano, 29 luglio 2025 - Intimidazioni, minacce, un'auto data alle fiamme e un agguato in casa di una delle persone legate alla 'truffa del lingotto', il tutto per riavere indietro i soldi investiti nell'oro in realtà inesistente.
Arresti e accuse
Per questo quattro uomini, italiani tra i 44 e i 55 anni e residenti nella zona di San Donato e Paullo, nel Milanese, sono stati arrestati lo scorso 11 luglio dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Rho, con il supporto dei colleghi della compagnia di San Donato Milanese, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di estorsione, danneggiamento, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate.
Aggressione in casa a Senago
Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono partite dalla denuncia di una delle vittime, aggredita nella sua casa di Senago lo scorso 14 maggio con calci e pugni, che gli hanno fratturato il naso. L'agguato era solo l'ultima della minacce e intimidazioni subite da chi chiedeva di riavere indietro il denaro perso, con investimenti in società che promettevano guadagni esorbitanti tramite i lingotti.
L'oro in realtà non esisteva e a guadagnare milioni sono state solo le società, finite al centro dell'indagine delle fiamme gialle per truffa e abusivismo finanziario. Indagando sulle intimidazioni subite dall'uomo residente a Senago, i carabinieri hanno ricostruito altri episodi intimidatori commessi dai quattro arrestati, incluso l'incendio di un'auto.
70mila euro in contanti
In casa dei quattro arrestati i carabinieri hanno trovato circa 70mila euro in contanti, di cui non è stata giustificata la provenienza. I quattro sono stati portati nelle carceri di Milano San Vittore e Lodi.