Il trapper Shiva condannato a 6 anni e mezzo per tentato omicidio: sparatoria con la crew di un rapper rivale

È quanto hanno deciso i giudici al termine del processo con rito abbreviato. La procura aveva chiesto 7 anni, il 24enne era ai domiciliari. l legali: “È forte e coraggioso, ha fiducia nella giustizia”

Milano, 10 luglio 2024 – Il trapper Shiva, all'anagrafe Andrea Arrigoni, è stato condannato oggi a 6 anni e mezzo per la sparatoria dell'11 luglio 2023, davanti al suo studio di registrazione a Settimo Milanese, nella quale erano rimasti feriti due rivali della crew del rapper Rondo Da Sosa. È quanto hanno deciso i giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano al termine del processo con rito abbreviato

Le immagini della sparatoria (video polizia) e, a destra, il rapper Shiva (Foto Instagram)
Le immagini della sparatoria (video polizia) e, a destra, il rapper Shiva (Foto Instagram)

Al 24enne è stata riconosciuta l'attenuante del risarcimento del danno alle presunte vittime, mentre sono state escluse quella della provocazione e le generiche. I difensori Daniele Barelli e Marco Campora, che avevano chiesto l'assoluzione, sostenendo che l'artista “non avrebbe fatto altro che difendersi” dalle aggressioni dei rivali, hanno già annunciato che presenteranno ricorso. “Rispettiamo, come sempre, la sentenza - ha detto Barelli -, ma siamo convinti di tutto quello che abbiamo sostenuto fin dall'inizio e ci aspettiamo risposte”. Shiva è accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della pistola, mai trovata. “Abbiamo sempre sostenuto che non sussiste affatto il delitto di tentato omicidio - ha aggiunto il legale Campora -, abbiamo dimostrato con una consulenza balistica che tutti i colpi sono stati sparati verso il basso. Impugneremo, consapevoli che giudici di grado superiore potranno avere una visione diversa e derubricare il reato”.

E ancora: “Shiva è un ragazzo coraggioso, forte e consapevole della propria innocenza. L’ha presa bene”. “Ha la sua vita, il suo lavoro e i suoi fan che gli stanno vicino. È contento che l'opinione pubblica abbia capito: lui è stato aggredito in maniera brutale con una spedizione paramilitare da due lottatori di Mma. Ha fiducia nella giustizia”, hanno aggiunto.

Il pm Daniela Bartolucci, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto la condanna a 7 anni. Arrestato lo scorso ottobre, il trapper si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato scarcerato a fine febbraio. I suoi avvocati hanno anche fatto sapere che presenteranno un'istanza di revoca della misura cautelare.

Approfondisci:

Shiva, il trapper torna su Instagram: “Ho potuto riabbracciare mio figlio, Dio mi ha dato una seconda chance”

Shiva, il trapper torna su Instagram: “Ho potuto riabbracciare mio figlio, Dio mi ha dato una seconda chance”

Il 24enne è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno, insieme con altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso. Di recente il giudice di Ascoli ha attenuato la misura cautelare dei domiciliari con l'obbligo di dimora.

La sparatoria

Il cantante è accusato di aver sparato a due rivali che lo scorso 11 luglio avevano cercato di aggredire lui e i suoi amici fuori dalla sua casa discografica. La violenza era esplosa poco dopo le 20 al civico 154 di via Cusago a Settimo Milanese, quando i due feriti - entrambi colpiti da proiettili alle gambe - avevano improvvisato un raid nel cortile della struttura, dovendo però fare i conti con l'immediata reazione del rapper e degli altri del gruppo. Sul posto era stato trovato soltanto uno dei feriti, un 24enne, che era stato "sfiorato" da un proiettile e aveva rifiutato il ricovero. Poco dopo la sparatoria, però, un altro giovane si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate, in Brianza, con una ferita d’arma da fuoco a una gamba. Alla richiesta di spiegazioni, aveva detto - mentendo - di essere stato aggredito da cinque persone che non conosceva. Gli agenti della squadra mobile, guidati da Marco Calì, avevano poi ricostruito l'agguato, verosimilmente legato a vecchi dissidi nel mondo rap

Le immagini delle telecamere

Nelle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del parcheggio si vedevano chiaramente tutte le fasi del raid poi finito con la sparatoria: dall'arrivo di due uomini incappucciati - i due che resteranno feriti - fino alla reazione di Shiva, che impugna l'arma e spara. Il rapper da cinque milioni al mese di ascolti su Spotify e quasi due milioni di follower su Instagram si trova ora in carcere a San Vittore.