
Motivi personali. Nuovo rimpasto dopo i tre addii precedenti. Il sindaco Fusè: "Mi prendo tempo per il nome"
e Barbara Calderola
"Ragioni personali e lavorative", le dimissioni dell’assessora arrivano con l’inizio d’agosto: e sulla giunta delle Liste Civiche capitanata da Antonio Fusé è, ancora una volta, bufera. Sono state protocollate le dimissioni senza appello di Diana Marangoni, dall’autunno 2023 in giunta, con deleghe, ad ultimo rimpasto, a Cultura, Istruzione e Sport. Le quarte dimissioni assessorili dall’inizio del secondo mandato Fusé. Nel primo anno avevano lasciato gli assessori Sara Cannizzo e Francesco Ferrari. Risale a pochi mesi fa l’uscita dalla compagine di Massimo Del Signore, protagonista della spinosa vicenda "mensa": delegato all’Istruzione in giunta, era risultato collaboratore dell’azienda appaltatrice del servizio ristorazione scolastica. Alle sua uscita di scena erano seguiti una nuova nomina, quella di Emidio De Cunto, e un consistente rimpasto con riassetto deleghe "destinato – disse allora il sindaco – a traghettarci senza difficoltà e con il giusto sprint alla fine del mandato". Così non è stato. Per l’amministrazione e il gruppo civico di maggioranza capitanato da Insieme per Melzo si apre un’estate bollente, all’insegna, di nuovo, del toto-assessore. Ma una nuova nomina, fa sapere il sindaco Antonio Fusè, non arriverà che a fine agosto se non a settembre.
"Usciamo da un rimpasto – così il primo cittadino – ed entriamo in un momento particolare, la pausa estiva. Mi prendo il tempo necessario". Motivi personali, dunque, all’origine della scelta di Marangoni, assessora dal grande dinamismo, promotrice di due edizioni di successo di Melzo Estate, dell’arrivo a Melzo del Vintage Roots Festival, della partnership con il festival del cinema di Giffoni e di molte altre iniziative. "In questi anni – spiega – ho vissuto un’esperienza bellissima, entusiasmante. Ma anche estremamente impegnativa e “fagocitante“ energie. Mi sono resa conto che non è più conciliabile con la mia vita e soprattutto con la mia attività professionale".
Il recente rimpasto aveva caricato su Marangoni la delega alla scuola, particolarmente critica. "Non nascondo che l’ulteriore impegno abbia avuto il suo ruolo. E nemmeno che vi siano state alcune dinamiche che sento non del tutto appartenermi". La palla, rovente, passa ancora una volta nelle mani di un amareggiatissimo sindaco. "Innanzitutto – dice Fusè – voglio ringraziare Marangoni per l’egregio lavoro che ha svolto". Le dimissioni nell’aria da qualche giorno. "L’avevo voluta io, ho cercato di convincerla a restare, senza riuscirvi. Sono dispiaciuto, ma la decisione è stata irrevocabile". Il toto: "Non ho nomi". Una sola certezza, la new entry dovrà, per equilibri da normativa, essere una donna.