
Tra le aziende insediate il colosso californiano dei software ServiceNow
Milano – Ogni dettaglio, dai pavimenti in pvc alle due manopole dei lavabi, per l’acqua calda e per quella fredda come si usava un tempo, con tanto di porta saponette, è passato attraverso un via libera della soprintendenza, perché il grattacielo dal 2011 è sottoposto a vincolo per il suo interesse storico e artistico. Nelle stanze, affacciate sulla Madonnina, dominano i colori bianco e marrone, con vetrate in stile industriale che separano gli spazi. Anche le maniglie delle porte sono state realizzate seguendo il disegno degli anni in cui fu costruita la Torre Velasca, grattacielo di 26 piani simbolo di Milano edificato su progetto dello Studio BBPR tra il 1956 e il 1958, in un’area del centro storico distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La rinascita
La sua rinascita, attraverso un progetto di rigenerazione avviato a fine 2020 da Hines, passa anche attraverso l’apertura degli uffici dal settimo al nono piano della torre. Un coworking che unisce stile vintage e moderno, visitato dal Giorno, lanciato da International Workplace Group (Iwg), colosso internazionale che qui si è insediato con il brand Signature. Hanno già occupato gli spazi professionisti e aziende, tra cui il ramo italiano della società di software californiana ServiceNow.

La visita
Salendo verso l’alto, agli ultimi piani si trovano si trovano il ristorante italiano MIA con vista panoramica e 72 tra appartamenti e residenze esclusive. Tornando verso terra una spa, altri uffici, negozi che apriranno come la storica Pasticceria San Carlo e SushiSamba. “La domanda di uffici flessibili, a Milano ma anche in altre città, è in una fase di forte espansione – spiega Mauro Mordini, country manager Italia di Iwg – e sulla Torre Velasca, dove il nono piano sarà allestito in base alle esigenze dei clienti, contiamo di arrivare a breve alla piena occupazione. Le aziende apprezzano i nostri spazi ibridi e flessibili, a cui in questo caso si aggiunge anche il prestigio di lavorare in un luogo simbolico, con la possibilità di fruire in caso di trasferte della nostra rete di uffici in tutto il mondo. Con questa apertura – conclude – Iwg arriva a contare un totale di circa 60 business center, 160mila mq e 15.500 postazioni lavoro solo tra Milano e hinterland”.

L’organizzazione degli spazi
Gli spazi nella Torre Velasca, curati da Tétris Italia, occupano una superficie di 2.200 metri quadrati, 54 uffici, 233 postazioni lavoro. Alla reception, un antico schedario ricorda il passato dell’edificio incastrato tra le vie del centro di Milano, tra i pochi esempi italiani di architettura post-razionalista brutalista. Anche i divanetti richiamano una Milano degli affari, in un palazzo icona degli anni del boom economico e della rinascita dopo la guerra.

La storia
Il grattacielo ha ospitato inquilini vip come il comico Gino Bramieri scomparso nel 1996. È stato un set per film come “Il vedovo” di Dino Risi, “Milano calibro 9” di Fernando Di Leo, “Durante l’estate” di Ermanno Olmi e, più di recente, per la serie tv “1992“ sul periodo di Tangentopoli. Nel 2002 la torre fu ceduta da Allianz a Fondiaria Sai. Poi, col salvataggio della compagnia dei Ligresti, è finita nel portafoglio di Unipol, che l’ha rimessa sul mercato fino all’acquisizione nel 2020 da parte del colosso statunitense del real estate Hines, che ha poi avviato quei lavori di restauro conclusi a maggio con la restituzione della torre alla città.