
I militari hanno disposto l’acquisizioni dei filmati delle telecamere di videosorveglianza
Aggressione a forbiciate al parco, nel cuore della notte e nel cuore del Satellite, una quarantenne peruviana ferita in ospedale, ora è caccia "alla donna". Ad impugnare le lunghe forbici che hanno sfregiato al volto e ferito al braccio la vittima, ancora ricoverata al San Raffaele dove è stata trasportata d’urgenza subito dopo il fatto, sarebbe stata infatti una seconda donna, italiana, residente in zona e già nota alle forze dell’ordine.
Dopo la terribile sequenza, consumatasi al parco di via Mozart, area verde molto frequentata del quartiere, ha gettato nel prato le forbici insanguinate, è fuggita nel buio e ha fatto perdere ogni traccia rendendosi irreperibile.
Le ricerche, da parte dei carabinieri di Pioltello si sono protratte sino alla serata di ieri. Sulla dinamica esatta del fatto e sui motivi dell’aggressione pochi dettagli e sino a ieri poca chiarezza. Si ipotizzano questioni di gelosia, ma è solo, appunto, un’ipotesi. Un primo breve resoconto dell’accaduto è stato dato ieri ai carabinieri dalla vittima, che avrebbe riferito elementi utili all’identificazione.
Si attende il permesso dei sanitari per un colloquio più approfondito, che dovrebbe tenersi oggi.
Non sono comunque gravi le condizioni della quarantenne che l’altra notte è stata trovata sanguinante nel parco e trasferita in ambulanza al San Raffaele. Le forbici impugnate dalla misteriosa “avversaria” poco lontano, nell’erba: normali forbici da cucina o e per uso domestico, ma dalla punta acuminata.
Uno dei fendenti ha raggiunto la peruviana a un braccio, forse sollevato nel tentativo di proteggersi, uno o due l’hanno raggiunta al viso. Immediato l’intervento dei sanitari, così come quello delle divise, già impegnate peraltro in servizio di controllo del sabato sera in città.
Soccorsa e affidata ai sanitari la donna ferita, immediatamente, sono partite le indagini. I carabinieri hanno sentito nella giornata di ieri molti residenti e cittadini, che l’altra sera si trovavano al parco o nelle vicinanze del parco, hanno sentito le urla della donna aggredita e forse assistito a parte della sequenza. Sempre per una ricostruzione il più possibile puntuale dei fatti i militari hanno disposto l’acquisizioni dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, più di una in una zona critica.
Si cerca di comprendere infatti se l’aggressione sia avvenuta al culmine di una violenta lite fra le due donne. O se invece si sia trattato di un agguato improvviso.
In ciascuno dei due casi, per ragioni ancora tutte da chiarire.