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Torre di via Boifava, c’è l’accordo Comune-Aler

L’accordo che si attendeva da oltre 15 anni è stato finalmente siglato e messo nero su bianco in una delibera...

A sinistra la Torre Aler di via Boifava 29 in attesa da anni di ristrutturazione Dopo l’intesa con il Comune Aler potrà investire 15 milioni di euro per i lavori

A sinistra la Torre Aler di via Boifava 29 in attesa da anni di ristrutturazione Dopo l’intesa con il Comune Aler potrà investire 15 milioni di euro per i lavori

L’accordo che si attendeva da oltre 15 anni è stato finalmente siglato e messo nero su bianco in una delibera approvata ieri pomeriggio dalla Giunta comunale: Palazzo Marino ha ceduto all’Aler il diritto di superficie dell’area intorno alla Torre di via Boifava 29 e al limitrofo immobile dove fino a pochi mesi fa c’erano i supermercati Carrefour e Aumai. La delibera, firmata dall’assessore comunale alla Casa Guido Bardelli, consentirà all’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale di avviare i lavori di ristrutturazione della Torre, che versa in un grave stato di degrado. I fondi per il restyling sono già stati stanziati: 15 milioni di euro. Il pressing del Municipio 5, portato dal presidente Natale Carapellese, ha raggiunto il risultato auspicato, almeno in parte. "Questa delibera – spiega il numero uno del “parlamentino“ – è un passaggio positivo, perché risolve un lungo contenzioso e apre la strada a un pieno recupero della Torre, come auspicato dai residenti, e a una totale riqualificazione di tutta l’area, in parte già in corso: i lavori di restyling del Teatro Ringhiera, infatti, sono partiti a dicembre. Dopo i lavori per la torre, invece, dovrebbe essere realizzato il progetto Mi@Overnet che prevede la riqualificazione delle Piana". Carapellese, però, ha una preoccupazione: "Quale sarà la destinazione d’uso dello spazio che fino a qualche mese fa ospitava Carrefour e Aumai?", l’immobile sempre di Aler, nella parte sottostante alla Torre. Il presidente teme che Aler "metta a profitto" lo spazio dell’ex supermercato e accantoni la proposta arrivata proprio dal Municipio 5: creare nell’immobile di via Boifava una delle due Case di comunità previste nel Municipio. "La Casa di comunità in via Boifava potrebbe essere realizzata in tempi relativamente brevi rispetto all’altra pianificata in via Ghini, ancora da costruire – continua Carapellese –. In via Boifava esiste già una struttura, ci sono i giusti metri quadrati e i collegamenti necessari. E l’Asst pagherebbe un affitto ad Aler".

M.Min.