VALERIA GIACOMELLO
Cronaca

Gaetano Santaniello: chi è l’assassino “per sbaglio”. I giudizi di Pantigliate

Viaggio nel paese dove risiede il 46enne accusato di aver ucciso la zia Concetta Russo durante i festeggiamenti di Capodanno ad Afragola. Per alcuni è un brav’uomo, per altri è una personalità dai lati oscuri

Gaetano Santaniello; a destra, una dei suoi negozi a Pantigliate (Canali)

Gaetano Santaniello; a destra, una dei suoi negozi a Pantigliate (Canali)

Pantigliate, 3 gennaio 2024 – "Il colpo di pistola è partito in maniera accidentale, non c’era alcun intento di nuocere a qualcuno, figurarsi a una parente". Così si difende Gaetano Santaniello, il 46enne arrestato con l’accusa di avere ucciso la zia Concetta Russo durante i festeggiamenti di Capodanno.

Una dinamica ancora al vaglio degli inquirenti che ha gettato nello sconcerto l’intero paese di Pantigliate dove l’uomo, sposato e padre di quattro figli, è residente e titolare di due attività commerciali. La sua famiglia vive da sempre nella piccola cittadina. Suo padre, deceduto da diversi anni, era conosciuto e stimato.

Una famiglia tranquilla che non è però riuscita a proteggere Gaetano da una certa irrequietezza esistenziale. "Dopo il secondo matrimonio del padre, Gaetano è vissuto con i nonni a cui era molto legato. Soprattutto la morte del nonno è stata per lui devastante", raccontano in paese, dove viene descritto come una persona "borderline", un’anima persa con qualche difficoltà relazionale fin dal tempo della scuola.

A fare da contraltare le testimonianze degli amici più legati. "Un uomo generoso e socievole, sempre disposto a spendersi e a trascorrere in compagnia il suo tempo libero".

Le due attività, un’impresa di ristrutturazioni edilizie e un negozio di parrucchiere, sono chiuse e, nei negozi limitrofi, nessuno ha voglia di parlare. La sensazione generale che trapela è di incredulità. "Certo, amava i festeggiamenti e i fuochi d’artificio ma sembra impossibile che sia successa una tale tragedia", è l’unico commento.