
La stazione di San Zenone al Lambro sulla direttrice ferroviaria Milano-Lodi è servita dalla linea suburbana S1
San Giuliano Milanese (Milano), 11 settembre 2025 – Aggressioni e violenza sui treni e nelle stazioni del passante ferroviario Milano-Lodi, "se ne parli in commissione". Il capogruppo regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco chiede ai presidenti delle Commissioni regionali "affari istituzionali" e "territorio" di calendarizzare un’audizione dedicata alla sicurezza negli scali ferroviari del Sud-Est Milanese, convocando tutti i Comuni della tratta, da San Donato fino a Lodi, oltre a Rfi, Prefettura, Polfer e sindacati.

Escalation di casi
Solo negli ultimi mesi le stazioni ferroviarie di quest’area geografica, e le loro immediate vicinanze, sono state teatro di gravi fatti di cronaca. Nella serata del 30 agosto una 18enne è stata stuprata da uno sconosciuto, ora ricercato dai carabinieri, nelle zone di boscaglia vicino alla stazione di San Zenone. La giovane è stata intercettata dal suo aggressore mentre andava a prendere il treno che avrebbe dovuto riportarla a Milano.
Lo scorso luglio un turista americano di 27 anni è stato accoltellato, a scopo di rapina, su un treno del passante ferroviario, all’altezza di San Giuliano. Nei giorni successivi sono stati individuati due degli aggressori, che hanno colpito la vittima con fendenti al collo e ad una spalla per derubarla di una catenina d’oro.

"Azioni concrete”
"Dopo i commenti d’indignazione, e la doverosa solidarietà alle vittime, ora servono azioni concrete – dichiara Di Marco –. Quella tratta ferroviaria sembra presentare particolari criticità, anche sull’onda della migrazione di pusher e sbandati dal boschetto di Rogoredo verso i comuni a Sud di Milano. È necessario vagliare misure per il potenziamento della sicurezza, ad esempio la posa di tornelli per l’accesso alle stazioni. Chiudere i sottopassi? Non serve. Significherebbe tagliare in due i paesi e incentivare l’attraversamento dei binari a piedi".
