ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Le reazioni dei politici. Tra castrazione chimica e sottopassi da chiudere

Dall’assessore La Russa al consigliere dem Ferri

L’assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa

L’assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa

C’è chi invoca la castrazione chimica e chi propone di chiudere i sottopassi ferroviari più pericolosi. Sono tante le reazioni dei politici, regionali e nazionali, allo stupro avvenuto sabato sera a San Zenone al Lambro, poco lontano dalla stazione. Bipartisan la solidarietà nei confronti della giovane vittima, alla quale tutti i partiti esprimono vicinanza.

Secondo l’assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa, "i sottopassi ferroviari pericolosi vanno chiusi negli orari serali, soprattutto in alcune zone. Rfi deve avviare insieme ai Comuni un censimento dei sottopassi più pericolosi e programmarne la chiusura. L’episodio avvenuto a San Zenone al Lambro è gravissimo, è necessario intervenire subito". Evidenziando l’impegno di Regione Lombardia per garantire la sicurezza dei viaggiatori del trasporto pubblico, l’assessore lombardo ai trasporti Franco Lucente auspica "un ulteriore sforzo collaborativo, in particolare con le amministrazioni del territorio e le polizie locali, per controllare in maniera capillare i luoghi sensibili". "Per chi commette questi reati immondi, noi della Lega chiediamo la castrazione chimica. Episodi del genere sono inaccettabili e richiedono una risposta immediata": così Fabrizio Cecchetti, deputato lombardo della Lega.

Duro l’affondo del Pd: "Da mesi denunciamo che, quando si parla di treni e stazioni del servizio ferroviario regionale, siamo di fronte alla terra di nessuno e troppo poco si fa per garantire la sicurezza – dichiara Simone Negri, consigliere ‘dem’ in Regione Lombardia -. I numeri indicano chiaramente un quadro su cui si deve intervenire con tempestività e decisione. Ricordo solo che nei primi 6 mesi del 2025 sono state presentate 2.903 denunce di reato legate a episodi avvenuti su treni e nelle stazioni della regione. Una media di oltre 16 denunce al giorno: Milano è in testa con 1.881 denunce, pari al 64,8% del totale. Le violenze sessuali denunciate sono state 24, con una media di quattro al mese, di cui 17 verificatesi a bordo treno e 7 in stazione". La deputata dei Cinque Stelle Valentina Barzotti parla di "assenza di un’adeguata sicurezza in luoghi pubblici fondamentali, come le stazioni ferroviarie. La brutale aggressione alla diciottenne è un fatto raccapricciante, che colpisce profondamente la nostra comunità e la coscienza civile del Paese, e che richiama l’odiosa questione della violenza di genere".

A.Z.