Stadio, Sala: “Ristrutturare San Siro? Se fossi Scaroni, mi fiderei di WeBuild”

Milano, il sindaco manda un messaggio all’ad Milan e torna a perorare la possibilità di un restyling senza chiusura

Il sindaco Sala e la grana San Siro

Il sindaco Sala e la grana San Siro

“Mi pare che ci sia finalmente un interesse vero sull’ipotesi di ristrutturazione di San Siro, che è l'unica cosa che io chiedo. Perché il principio è che se si può ristrutturare senza chiudere lo stadio chiedo che ciò venga considerato, ma se non é vero io capisco Milan e Inter.

Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della sigla di un accordo in prefettura a Milano per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. “Quello che dice WeBuild non è sacro ma è la più grande società italiana, conosce bene Milano e, se fossi in Scaroni, se mi dicessero che la ristrutturazione si può fare tenderei a fidarmi perché loro non sono teorici ma fanno i lavori”.

“Se WeBuild mi dice che si può fare – ha continuato il primo cittadino di Milano - è chiaro che la garanzia la diamo, con verifica degli uffici, perché nessuno vuole mettere a rischio nulla. Anche io non mi sento di prendere un rischio ma se si può fare allora noi certamente collaboreremo”.

Intanto il vecchio Meazza inizia ormai a sentire il peso dell’età. Realizzato nel 1926 e ampliato una prima volta nel ‘55 e una seconda nel ‘90, dal terzo anello (quello realizzato proprio in occasione dei Mondiali italiani) piovono calcinacci tanto che Milan e Inter hanno finanziato (costo: 160 mila euro) l’installazione di reti protettive.

Chissà che sul futuro dell’amatissimo stadio di Milano si possa finalmente trovare una soluzione tra le mille proposte dei mille partiti – da quelli del “va abbattuto” a quelli del “non si tocca: c’è il vincolo”, da chi suggerisce “ristrutturiamolo per i concerti” e chi invece urla “basta decibel: vogliamo vivere in santa pace” – che da anni lo tirano per la giacchetta.