Omicidio Giulia Tramontano, confessione choc di Impagnatiello: sono andato in giro col corpo nel bagagliaio

L’interrogatorio del barman che ha confessato l’omicidio della compagna incinta. “Lei si è ferita, allora per non farla soffrire l’ho accoltellata al collo”. Resta il sospetto di un complice

Milano, 1 giugno 2023  – “Mentre veniva verso la sala con il coltello che stava usando per i pomodori, ha iniziato a procurarsi dei tagli sulle braccia: io a quel punto mi sono alzato dal divano cercando di avvicinarmi a lei, ma lei mi diceva che non voleva più vivere. Lei si era già inferta già qualche colpo all’altezza del collo e io arrivavo vicino a lei, per non farla soffrire le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo. Il coltello è caduto a terra davanti al divano, lei era stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi".

Impagnatiello esce di casa quando Giulia è già morta, ripreso dalle telecamere di sorveglianza
Impagnatiello esce di casa quando Giulia è già morta, ripreso dalle telecamere di sorveglianza

La versione del killer

È la versione che ha messo a verbale Alessandro Impagnatiello, nel corso dell’interrogatorio in cui ha confessato l’omicidio della compagna Giulia Tramontano. Una versione poco credibile per chi indaga, per usare un eufemismo, almeno nella parte iniziale in cui parla di un tentativo di suicidio da parte della donna. "I tagli che si è procurata lei quali sono?", la domanda successiva del pm. "Sicuramente al braccio destro e sicuramente dei colpi al collo nello stesso punto dove poi l’ho colpita io", la risposta.

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Le macchie di sangue

Crollato nella notte, dopo che i carabinieri avevano evidenziato col luminol evidenti macchie di sangue sulle scale del condominio di via Novella a Senago e altre tracce biologiche all’interno della T-Roc del barman trentenne, le sue dichiarazioni auto-accusatorie verranno passate al setaccio dagli investigatori della Omicidi per trovare riscontri a quelle parole e arrivare a una ricostruzione definitiva del delitto, anche con l’aiuto degli accertamenti medico-legali.

Si è accanito sul corpo

Ci sono diversi punti ancora da chiarire, ma per i militari una cosa appare chiara: Impagnatiello "non solo non ha esitato a uccidere, come la ricostruzione e le indagini dimostrano, ma si è accanito su questo corpo, tentando di disfarsene, dandogli fuoco", ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma Iacopo Mannucci Benincasa.

Gli spostamenti del cadavere

È stato lui stesso a raccontarlo: sabato sera l’uomo ha cercato di bruciare il cadavere nella vasca da bagno, ma dopo alcuni tentativi ha deciso di spostare il corpo nel box. "Ho tirato fuori Giulia dalla vasca da bagno con parte degli indumenti già bruciati e ho portato Giulia, trascinandola, nel box attraverso le scale", ha riferito. In un secondo momento, dopo il primo sopralluogo dei carabinieri della stazione di Senago successivo alla denuncia di scomparsa, Impagnatiello avrebbe trascinato il cadavere in cantina: "Spostamento che avviene alle 12.30 circa", il suo ricordo.

Il sospetto di un complice

"Come arriva il corpo di Giulia dove è stato ritrovato?", lo incalzano gli inquirenti, facendo riferimento a via Monte Rosa. "Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box – replica lui –. Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio. Il corpo di Giulia viene lasciato nella macchina fino alla notte di mercoledì, quando decido di gettarlo, intorno alle 2.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo, dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri. Da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedì, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio". Sul delitto aleggia pure un altro quesito: il barman ha fatto tutto da solo o è stato aiutato da qualcuno a occultare il cadavere? Lui ha assicurato di non aver parlato con nessuno di ciò che aveva fatto: "Sarebbe stato l’ennesimo errore dopo quelli già fatti". Eppure il sospetto che non abbia fatto tutto da solo resta.

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