Omicidio di Giulia, il ruolo dell’“altra”e i sospetti su Impagnatiello: “Nello zaino aveva guanti in lattice”

Dopo l’incontro chiarificatore con la 29enne, la giovane italo inglese capisce che qualcosa non va e cerca di contattare prima Giulia, poi i suoi familiari

Milano, 1 giugno 2023 – C’è una figura decisiva al centro di tutta la storia dell’omicidio di Giulia Tramontano: è la ragazza 23enne con cui Alessandro Impagnatiello aveva una relazione parallela fin dal luglio dello scorso anno. È lei che fa crollare il castello di bugie del barman trentenne chiedendo un incontro chiarificatore a Giulia, è sempre lei che si allarma quando la 29enne, rientrata a casa sua a Senago, le risponde in modo strano ai messaggi (si scoprirà che non era lei a mandarli, ormai morta, ma il fidanzato assassino). È lei che avvisa i familiari di Giulia che qualcosa non va. Tutto il suo racconto è stato messo a verbale. 

Giulia Tramontano e l'arresto del fidanzato
Giulia Tramontano e l'arresto del fidanzato

I primi sospetti

Dopo l'incontro con Giulia Tramontano, sabato pomeriggio, durante il quale le due ragazze scoprono di essere state ingannate allo stesso modo, la giovane riceve dei messaggi da Giulia dal tono strano e quando cerca di nuovo di contattarla ma il cellulare risulta staccato. Lei allora prova a contattare lui che le risonde “Giulia sta dormendo a casa di un'amica”. La 23enne gli chiede quindi di dimostrarglielo con il cellulare ma lui inquadra solo la camera e il soggiorno dove Giulia effettivamente non c'è. ''Alle due del mattino –  racconta la 23enne –  nel rincasare ho notato sotto casa la presenza di Alessandro il quale ha continuato ad inviarmi sms su chat e chiamate con l'intento di volermi parlare per almeno 5 minuti. Data la sua insistenza, gli ho parlato dalla finestra del ballatoio, e lui mi ha detto di avermi aspettato per più di un'ora e che Giulia era una persona bipolare e che il figlio che lei aspetta non era il suo''. La giovane, non credendogli, lo invita ad andarsene.

I guanti in lattice

Successivamente, dopo il lavoro la 23enne lo incontra. “Mi sembrava 'strano' e continuava a giustificare la situazione arrampicandosi sugli 'specchi'”. È in quel momento che la 23enne nota spuntare dallo zaino del lavoro di Alessandro “dei guanti in lattice di colore azzurro”. La 23enne cerca quindi di contattare la sorella di Giulia chiedendo a Impagnatiello il suo numero ma lui glielo nega. A quel punto lei decide di rintracciarla comunque sui social. Chiara, la sorella di Giulia, le dice che non è una ragazza bipolare e che non mai sofferto di malattie mentali e che anche lei e i suoi familiari sono “preoccupati” per la sua scomparsa.

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