Alessandro Impagnatiello all’amante dopo l’omicidio di Giulia Tramontano: “Adesso sono libero”

Al telefono il killer ha cercato di contattare la collega americana di 23 anni, sua partner, con cui la 29enne incinta di 7 mesi si era incontrata nel pomeriggio

I rilievi notturni dei carabinieri sul luogo del delitto

I rilievi notturni dei carabinieri sul luogo del delitto

Senago (Milano) - Spunta un nuovo, clamoroso retroscena, nell'omicidio di Senago. Dopo aver ucciso Giulia Tramontano nella loro casa di Senago, tra le 19 e le 20 di sabato sera, il compagno, Alessandro Impagniatiello ha cercato di contattare anche la sua amante, la collega americana con cui la 29enne incinta di 7 mesi si era incontrata nel pomeriggio.

"Se n'è andata - ha detto il barman alla ventritreenne statunitense - adesso sono libero". Parole pronunciate in modo accorato, giurando anche che il figlio che Giulia portava in grembo non fosse suo. La collega, però, spaventata, ha preferito non incontrare Impagniatiello, proponendogli solo un confronto a distanza ''da due finestre''.

«Fatti del genere non sono tollerabili in una società civile. Episodi come questo non possono e non devono verificarsi, mai. Per tale motivo, già durante i giorni delle indagini, il signor Alessandro Impagnatiello era stato sospeso dalle sue mansioni di barman presso Armani Hotel». Così in una nota il Gruppo Armani ed Emaar Properties Pjsc, azienda proprietaria di Armani Hotel, che «esprimono il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia di Giulia Tramontano».

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