Milano, 23 maggio 2025 – Danneggiamenti e imbrattamenti in serie ai murales realizzati da aleXsandro Palombo: scoperto il presunto responsabile di alcuni degli assalti.

Si tratta di un sudamericano di 35 anni, denunciato con l’accusa di danneggiamento aggravato dalla finalità discriminatoria. Avrebbe agito, quindi, mosso da un forte sentimento antisemita, dato che gli episodi che gli vengono contestati riguardano tutti dipinti in cui si faceva riferimento all’Olocausto e all’odio contro gli ebrei.
Le opere colpite
Il provvedimento è stato notificato all’uomo dalla polizia di Stato, che – con il coordinamento della procura di Milano – ha avviato l’indagine sin dalla scoperta degli atti vandalici, nel febbraio di quest’anno, commessi ai danni delle opere realizzate da Palombo in via Michele Amari.
Nello specifico, nella prima opera, che riporta la scritta in tedesco “Arbeit macht frei” (“Il lavoro rende liberi”, accoglieva i prigionieri spesso destinati alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz e in altri lager) e ritrae la scrittrice ungherese Edith Bruck, era stata strappata la parte con la bandiera israeliana e, in un altro episodio, la parte superiore del ritratto.

L’altra opera, dove è riprodotta la scritta “Anti semitism is everywhere” e la figura di Papa Francesco, nella versione Simpson, insieme a Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, è stata danneggiata la stella di David riportata sulle figure di Bruck, Segre e Modiano.
L’inchiesta
L’indagine sviluppata dagli agenti della sezione investigativa della Digos della questura di Milano, anche a seguito di altri episodi di danneggiamento di opere dello stesso artista, con molteplici servizi di osservazione e con meticolose analisi di video registrati da telecamere pubbliche, ha permesso di identificare un uomo di trentacinque anni sudamericano, abitante a Milano.
Lo straniero è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Milano con l’accusa di danneggiamento aggravato dalla finalità discriminatoria.