Milano, 2 dicembre 2024 – Cancellata con una mano di vernice bianca, dopo che era già stata vandalizzata, l'importante opera contro l'antisemitismo che ritraeva Liliana Segre e Sami Modiano dal titolo "Anti-Semitism, History Repeating". Il murale era stato realizzato il 30 settembre in piazzale Loreto all’angolo con via Alessandro Costa dall'artista aleXsandro Palombo. La notizia della realizzazione del murale, proprio per ciò che rappresentava, aveva fatto due mesi fa il giro del mondo.
"Davanti alla rimozione dell'opera di Liliana Segre e Sami Modiano provo profondo imbarazzo, a Milano si è aggiunto scempio allo scempio, il modo migliore per nascondere l’antisemitismo, in un momento in cui l’antisemitismo dilaga e qualcuno decide anche di negare la cittadinanza onoraria ad una donna sopravvissuta all’Olocausto", ha dichiarato aleXsandro Palombo. OItre a questo murale, sempre sullo stesso muro ne è stato cancellato un secondo e parte di un terzo (per quest’ultimo, vista l’altezza, non si è riusciti a “completare l’operato”). “Abbiamo trovato pulito il marciapiede davanti al muro”. Su quel tratto di strada sono presenti le telecamere di una banca, le cui immagini dovrebbero permettere di risalire all’autore, o agli autori, del gesto.
Prima il vandalismo
Nelle settimane scorse il murale era stato vandalizzato: le stelle di David cancellate e il volto della senatrice a vita sfregiato. Nell'opera era rimasto intatto il numero di matricola 75190 che le fu tatuato sull'avambraccio sinistro dopo la deportazione al campo di Auschwitz-Birkenau, un dettaglio del murale che non era sfuggito a Liliana Segre che era rimasta piuttosto scioccata e aveva dichiarato “Mi hanno tolto il volto, la mia identità, hanno cancellato la stella gialla ma mi hanno lasciato il numero tatuato sul braccio."
La reazione all’estero
Lo sfregio aveva suscitato forte indignazione e preoccupazione, e l'artista aleXsandro Palombo per il momento aveva deciso di non intervenire e aspettare prima di riparare le parti dell'opera danneggiata, poiché riteneva che fosse un importantissimo documento testimoniale che mette in luce la deriva dell'antisemitismo, una scelta che riflette la volontà di trasformare un gesto d'odio in uno strumento di sensibilizzazione e consapevolezza. Proprio per la sua importanza testimoniale in queste settimane c'erano stati contatti con le istituzioni e si era in attesa di una mozione comunale affinché l'opera venisse preservata. Del murale avevano parlato molti media internazionali, dall'emittente televisiva americana Fox News al New York Post, l'inglese Daily Telegraph e la testata israeliana Jerusalem Post. Anche l'Anti-Defamation League, la principale agenzia nazionale con sede a New York relazionata ai diritti civili e ai diritti umani nel contrasto all'antisemitismo, aveva condannato duramente l'azione antisemita e lo sfregio dell'opera, e lo European Jewish Council aveva detto: "Siamo sconvolti dal vile deturpamento del murale a Milano in onore dei sopravvissuti all'Olocausto Liliana Segre e Sami Modiano".
La reazione in Senato
Qualche settimana fa, in seguito alla vandalizzazione, in una nota il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione di contrasto a razzismo, intolleranza, antisemitismo, istigazione all’odio del Senato aveva detto che “lo sfregio a Milano ai murales che raffigurano Liliana Segre e Sami Modiano è uno sfregio all’intera città e a tutta la Repubblica italiana. Un vergognoso atto di antisemitismo. A Liliana e Sami l’abbraccio più grande e l’immensa riconoscenza per il coraggio e la forza della loro testimonianza che è riferimento imprescindibile per i valori della nostra democrazia, per contrastare ogni forma di discriminazione e razzismo”.
Il Museo della Shoah
Per il Museo della Shoah di Roma, si tratta di "un atto che colpisce simboli di memoria. Azioni che non solo feriscono l’arte ma minano il valore della memoria, fondamentale per costruire una società consapevole e giusta". A riguardo, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia aveva aggiunto: "Il vandalismo contro il murales dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano, graffiato da ignoti, è un atto ignobile e demenziale. Questi teppisti hanno tentato di deturpare il senso della Memoria, ma non ci sono riusciti. Un graffio non cancella le persone, né ciò che è stato. Possono danneggiare i muri, ma la storia e i suoi insegnamenti restano intatti”.
Calderoli: sconcertato
“Sono sconcertato dalla notizia, arrivata oggi, della rimozione del murale a Milano dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano, due sopravvissuti agli orrori di Auschwitz, rimosso dopo una serie di sfregi ripetuti di matrice antisemita nei confronti dei simboli ebraici e dei volti dei protagonisti. Sono sconcertato perché questa è una resa di fronte al dilagante antisemitismo che sta sconvolgendo Milano: questa è una vittoria dell’antisemitismo. E sono ancora più sconcertato dal silenzio istituzionale e politico di chi amministra la città di Milano. Solidarietà alla collega e amica Liliana Segre, già bersagliata e minacciata nei cortei che si svolgono ogni sabato a Milano, e a Sami Modiano, solidarietà alla comunità ebraica, sotto attacco da mesi, e davvero sconcerto di fronte al silenzio di chi si riempie la bocca di tante belle parole, vuote, e poi tace di fronte a questa deriva antisemita” .Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.