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Cronaca

Milano, Sala nomina una task force per la sicurezza di pedoni e ciclisti in strada

Sei esperti chiamati a suggerire soluzioni e a lavorare sul nuovo “Biciplan”. "Tra due-tre mesi le prime proposte". L’opposizione: Censi commissariata

Una delle proteste dopo l'ennesimo ciclista morto a Milano

Una delle proteste dopo l'ennesimo ciclista morto a Milano

MILANO – Il sindaco Giuseppe Sala ha istituito la “Task force per la sicurezza stradale e la mobilità attiva“. Ne fanno parte sei esperti, esterni all’amministrazione comunale, chiamati a dare il proprio contributo a titolo gratuito. Si tratta di Guia Biscaro, del direttivo di Fiab Ciclobby e presidente della “Consulta cittadina per la mobilità attiva e per l’accessibilità“, Paolo Bozzuto, docente universitario, editor e nella redazione della rivista “Territorio”, Matteo Dondè, a sua volta docente universitario e autore di progetti di moderazione del traffico e sicurezza stradale, Ilaria Fiorillo, blogger e fondatrice dell’account Instagram “Milano in bicicletta”, Paolo Maria Maneo, esperto di progettazione urbanistica, del paesaggio e dello spazio pubblico e, infine, Chiara Quinzii, esperta in progettazione architettonica, urbana e design. A coordinarli sarà Marco Mazzei, consigliere comunale dalla Lista Sala e presidente della Sottocommissione comunale per la Mobilità Attiva di Palazzo Marino.

L’obiettivo della Task force è quello di proporre interventi e misure capaci di migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni – a partire dalle 10 strade già inserite dal Politecnico tra quelle particolarmente pericolose –, ridurre la congestione del traffico, incoraggiare scelte di mobilità dolce per i percorsi casa-scuola e casa-lavoro e, non ultimo, contribuire alla redazione di un documento che oggi non c’è: il Biciplan, ossia una mappa della rete ciclabile della città. "Vogliamo presentare un primo documento con 10 proposte da sottoporre alla Giunta comunale già tra due o tre mesi – fa sapere Mazzei –: l’urgenza degli interventi è un tema fondamentale, considerata la congiuntura nella quale si è scelto di dare vita alla task force".

Già, dopo la scia di incidenti letali per ciclisti e pedoni e le manifestazioni di protesta al motto “Basta morti in strada“, il sindaco, con l’istituzione di questa task force, sembra voler conseguire due risultati immediati: dare una risposta al malumore (e al fuoco amico, politicamente parlando) dei ciclofili ma anche portarli dentro la macchina comunale perché possano rendersi conto in prima persona di quali siano gli strumenti e le risorse effettivamente nelle disponibilità del Comune e quindi, tradotto, che alcuni desiderata possono essere accolti e attuti, altri invece no.

Per l’opposizione di centrodestra la task force rappresenta, però, anche un commissariamento dell’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi. Ne è convinto, ad esempio, Samuele Piscina, segretaria provinciale e consigliere comunale della Lega: "Ennesimo commissariamento di un membro della Giunta. Dopo Granelli, a cui è stato affiancato un badante in materia di sicurezza, ora è la Censi a essere messa in discussione, depotenziandola nelle deleghe. Accorgersi dopo oltre 7 anni di mandato di non aver capito praticamente nulla delle esigenze di mobilità urbana di Milano e tentare di correre ai ripari con una sedicente Task force, dimostra l’ennesimo fallimento della Giunta di sinistra". Una visione che da Palazzo Marino smentiscono sottolineando che sulla scelta della task force c’è stata massima condivisione. "Lo spirito è del tutto collaborativo – sintetizza Mazzei –, già in questi mesi con l’assessora si è lavorato insieme tanto e bene".

Detto dei marcro-obiettivi, ecco allora, la short list delle proposte che la Task force intende proporre nell’immediato, già nel giro di pochi mesi: "Subito più case avanzate, pavimentazione rossa nei punti in cui ci sono intersezioni tra ciclabili e strade ordinarie, possibilità per i cittadini di inviare segnalazioni in tempo reale in caso ravvisino problemi sulle piste e un registro delle bici utile a contrastare il fenomeno dei furti, che scoraggia dall’uso delle due ruote".