Cristina Scozia uccisa dalla betoniera, mamma ciclista muore a Milano 7 giorni dopo il suo compleanno

L’incidente in corso di Porta Vittoria. Personal trainer, aveva 39 anni. Gli ex colleghi di Atletica Bresso: "Ti ricordiamo appassionata e felice"

Investimento ciclista Milano Corso di Porta Vittoria 6, nel riquadro la vittima Cristina Scozia

Investimento ciclista Milano Corso di Porta Vittoria 6, nel riquadro la vittima Cristina Scozia

Un telo dorato bagnato dalla pioggia, una bicicletta spezzata e una betoniera poco più in là raccontano la tragedia: Cristina Scozia, 39 anni compiuti da una settimana, lo scorso 13 aprile, mamma di una bambina di 6, è stata travolta e uccisa mentre pedalava in via Francesco Sforza all’angolo con corso di Porta Vittoria. Personal trainer e massaggiatrice olistica, con un passato da istruttrice di ginnastica e atletica leggera e di educatrice in scuole d’infanzia e primarie.

È il quinto ciclista a morire a Milano nell’arco di 8 mesi, travolto da un mezzo motorizzato. "Stavo attraversando la strada quando ho sentito l’urto e mi sono girata – fa sapere una testimone –. Ho visto la donna sbalzata sull’asfalto e la betoniera che la schiacciava". L’autista del mezzo, di 53 anni, arresta la marcia. "Ho ucciso una persona, uccidetemi", lo avrebbe sentito gridare un passante. Alle 11.53 scatta la richiesta di aiuto mentre il traffico in quell’incrocio del centro storico si paralizza e ai bordi dei marciapiedi si fermano tanti curiosi. Restano in piedi, incuranti della pioggia che continua a cadere e del vento che sferza la città in una giornata fredda, non primaverile. Teste fanno capolino dal portone della biblioteca Sormani, altre dalle attività commerciali di fronte e dagli uffici di A2A.

Passano pochi minuti e arrivano i mezzi del 118 e la polizia locale. Ma i soccorritori non possono far altro che constatare la morte della donna: è deceduta sul colpo. L’autista della betoniera è sotto choc. Viene accompagnato in codice verde al Policlinico. Risulterà negativo ai test su alcol e stupefacenti. "La bici e la betoniera provenivano dalla stessa parte", aggiunge la testimone. Secondo una prima ricostruzione dei ghisa, la betoniera aveva appena percorso via Francesco Sforza e ha svoltato a destra in corso di Porta Vittoria, senza accorgersi della bici che presumibilmente era alla sua destra, nell’angolo cieco, lungo la corsia ciclabile disegnata sull’asfalto. Forse ha fatto in tempo a raggiungere la “casa avanzata“, lo spazio riservato alle dueruote davanti alla linea di arresto, prima di essere presa in pieno. Forse la ciclista intendeva proseguire lungo via Sforza ma la betoniera l’ha urtata, travolgendola.

Sono in corso le indagini dei ghisa e la verità potrà emergere dalla visione dei filmati delle telecamere. La Procura intanto ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale: il fascicolo è coordinato dal pm di turno Mauro Clerici. Bisognerà anche accertare a che velocità andasse la betoniera e se il guidatore, che è stato iscritto nel registro degli indagati, avesse messo la freccia per svoltare. 

Milano ora è in lutto per Cristina. Mamma di Crescenzago, viveva con la sua bimba e il compagno coetaneo. Pochissime le tracce di lei sul web. Laureata in Scienza dello sport, su Linkedin si presenta come personal trainer e massaggiatrice olistica, dopo essere stata per anni istruttrice di ginnastica artistica e atletica. Tra le società per cui ha lavorato, Atletica Bresso: "Difficile trovare parole appropriate – commenta il presidente Mauro Pattonieri –. La nostra associazione si stringe con un intenso e triste abbraccio alla tua famiglia. Ti vogliamo ricordare appassionata e felice in palestra con le tue ragazzine. Ciao Cris".

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