
Ponteggi in uno. palazzo di via Bolla dove è in corso. riqualificazione dopo mesi di degrado (Fasani)
Un buco nero che si sta per chiudere, un altro buco nero per cui non si vede ancora una soluzione concreta. Via Bolla e via Gola, le due facce di una medaglia legata alla gestione delle case popolari gestite da Aler e finanziate dalla Regione Lombardia. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, anche da milanese e da leader della Lega, ieri mattina si è recato in via Bolla, al Gallaratese, affiancato dal neopresidente di Aler Alan Christian Rizzi, per mostrare che in quegli stabili periferici che fino a qualche mese fa erano occupati abusivamente, almeno in parte, si delinea una situazione di eliminazione del degrado e ripristino della legalità. Non a caso Salvini, al termine della visita nel cantiere con tanto di caschetto e pettorina anti-infortuni, sottolinea: "Sono molto contento, ringrazio Aler e Regione. Qui c’era la maggioranza di inquilini abusivi, oltre un centinaio. Questa operazione riqualifica, in totale, quasi 250 appartamenti: 88 famiglie sono già entrate, mentre le case per le altre 150 famiglie saranno pronte entro il 2026. Una grande operazione da 40 milioni di euro".
I cronisti, intanto, incalzano Salvini e Rizzi sull’altro "buco nero" nelle case popolari di proprietà regionale: via Gola, a poche decine di metri dal Naviglio Grande, al centro del quartiere Ticinese. "Per via Gola sono già stati stanziati 20 milioni di euro – premette il neopresidente di Aler –. Io sono alla guida dell’azienda da una settimana, ma so che il tavolo di confronto su via Gola è già partito da qualche settimana. Lo riprenderò: ho già un appuntamento in agenda con il prefetto, la prossima settimana. Parleremo anche di via Gola".
Salvini sottolinea che "il problema in via Gola è che su 250 case ci sono più di 100 abusivi. Quindi bisognerebbe sgomberare, prima di risistemare gli alloggi. E lì ci sono anche i centro sociali in difesa degli abusivi".
M.Min.