NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il figlio di Cecilia De Astis: “La madre dei bambini rom andava fermata prima. I figli sono cresciuti senza valori”

La donna deve scontare 3 anni e 10 mesi, un cumulo pene per furti. Il figlio 13enne era al volante dell’auto rubata. Filippo Di Terlizzi: “Lei ha una grossa responsabilità per la morte di mia madre. Vorrei gridarle il mio dolore”

I quattro bambini ripresi dalle telecamere in strada mentre si allontanavano dopo l’investimento mortale in via Saponaro

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MILANO – Era nei giardini di viale Cermenate quando gli agenti di polizia locale guidati dal comandante Gianluca Mirabelli l’hanno fermata: deve scontare un cumulo pene di 3 anni e 10 mesi per vari reati, tra cui furti. Così Paola Sulejmanovic, di 33 anni, è stata arrestata e portata a San Vittore. È la madre dei due fratelli di 12 e 13 anni che insieme ad altri due ragazzini, uno di 12 e una bimba di 11, erano sulla Citroen rubata che lo scorso 11 agosto ha travolto e ucciso la settantunenne Cecilia De Astis in via Saponaro, al Gratosoglio. Al volante c’era il tredicenne.

Il punto dell'incidente in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio di Milano
Il punto dell'incidente in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio di Milano

“Questa donna andava fermata prima per i furti commessi in passato. Io ritengo che lei, come gli altri genitori coinvolti, abbiano una grossa fetta di responsabilità per il male che è stato fatto. Vorrei gridare tutto il mio dolore in faccia a questa donna e guardare negli occhi anche i figli, vittime dell’educazione (non) ricevuta, e come loro anche gli altri bambini che vivono in quelle condizioni, senza adulti di riferimento che trasmettano loro dei valori”, dice Filippo Di Terlizzi, uno dei figli della signora De Astis, il quale già aveva sottolineato la “mancanza di empatia” dei ragazzini, scappati al centro commerciale dopo l’investimento.

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“Ma vorrei che la mia rabbia – aggiunge – si tramutasse in qualcosa di positivo, impegnandomi perché queste cose non accadano più. Dobbiamo essere uniti, perché siamo già in tanti a volerlo, per affrontare il problema, con l’obiettivo di avere un mondo più sicuro, dove poter uscire di casa e sentirci tranquilli. Dobbiamo far sentire la nostra voce in un unico coro, la nostra rabbia, perché una situazione del genere non si ripeta più”.

Un'immagine di Cecilia De Astis tratta dal suo profilo Facebook
Un'immagine di Cecilia De Astis tratta dal suo profilo Facebook

Paola Sulejmanovic, nata a Firenze, di origine bosniaca, è ritenuta responsabile di vari reati tra cui furti commessi dal 2017 al 2019. Non solo: addosso aveva oltre 130 grammi in monili d’oro e più di 1.500 euro in contanti, quindi è stata anche denunciata a piede libero per ricettazione. I suoi figli si trovano già in comunità protette: nei giorni scorsi il giudice del Tribunale per i minorenni di Milano ha convalidato il collocamento in tali strutture per tre dei quattro ragazzini coinvolti nell’incidente, stabilendo “il divieto di espatrio dal territorio nazionale”.

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Il quarto, di 11 anni, non è stato ancora rintracciato. Gli altri invece erano stati intercettati durante la fuga insieme ai parenti, il 13 agosto: i ghisa avevano trovato la bambina di 11 anni con la nonna sulla A6 Torino-Savona, prima che potesse varcare il confine italo-francese a Ventimiglia. Mentre i due fratellini di 12 e 13 anni erano a Beinasco, nell’hinterland di Torino, e dormivano per terra in un campo rom abusivo. I familiari li avevano portati via verosimilmente per evitare che venissero sottratti alla loro custodia. Vivevano tutti dallo scorso novembre in un accampamento nomadi di via Selvanesco.

Il tredicenne è fuggito dalla comunità il giorno di Ferragosto ma è stato trovato e riaccompagnato lì. Dalla provincia di Bergamo, dove si trova la struttura in cui è stato accolto, aveva raggiunto la zona di viale Cermenate, dove ieri è stata fermata sua madre, a 4 chilometri dal campo nomadi.