
Rozzano, viaggio sui luoghi dell’ultimo assalto. In Prefettura un comitato dedicato
Sono le 7.30 del mattino quando arriviamo in viale Liguria. Da alcune ore, nell’ adiacente piazza Foglia, si è consumata la terza sparatoria nel giro di 15 giorni a Rozzano. A terra sono rimasti feriti due uomini: un ventenne colpito al volto e un trentenne alla gola. Soccorsi e ricoverati al pronto soccorso dell’Humanitas, il trentenne versa in gravissime condizioni. Quanto accaduto è l’ennesimo episodio riconducibile al mondo dello spaccio di droga che infesta il quartiere popolare, in particolare il dedalo di vie attorno alla piazza principale della città.
Percorriamo viale Liguria in direzione di via Mimose e da lì verso piazza Foglia, costeggiando il vecchio edificio commerciale destinato a essere demolito per far spazio a una nuova area in fase di realizzazione. Quello che troviamo a poche ore dall’agguato è desolante: sotto i porticati di viale Liguria si stende un vero immondezzaio a cielo aperto. Ancora peggio sul retro, in via Mimose: una montagna di rifiuti disseminati lungo tutto il corridoio alle spalle della struttura e, seduti a terra, due uomini stranieri. Verosimilmente hanno passato lì la notte. Alla nostra vista si allontanano. Riusciamo a strappar loro appena due parole: "Non abbiamo visto nulla. Qui ogni sera succede qualcosa. Qualche giorno fa, pare martedì sera, uno è stato accoltellato ed è andato via senza che arrivassero nemmeno i soccorsi".
Proseguendo il breve tratto di strada che separa via Mimose dal luogo della sparatoria – piazza Foglia, a pochi metri dall’ingresso del Municipio – incrociamo tre ragazzi. Due di loro hanno già in mano bottiglie di birra, grandi e gelate. Uno ci dice che "a sparare sono stati due incappucciati", poi aggiunge, farfugliando: "Forse hanno anche sbagliato obiettivo". Subito dopo si allontanano. Poi arriviamo nei pressi dei muretti dove è avvenuto l’agguato, e da lì comincia una lunga scia di sangue che racconta il tentativo di fuga delle due vittime. Arrivano in seguito i mezzi del servizio di pulizia stradale, ripuliscono il tutto.
La notte, ma anche il giorno, percorrere queste poche centinaia di metri fa davvero paura. Le immagini ricordano le peggiori periferie del vecchio Bronx, e non è un’esagerazione. "Quando torno a casa la sera, fino a tardi ci sono polizia locale e carabinieri che girano, altrimenti dovrei scendere quattro fermate dopo dal tram per evitare brutti incontri", racconta una donna che è diretta al lavoro.
Ed è proprio qui, in viale Liguria, davanti a quei porticati sporchi e degradati, pieni di bottiglie rotte e avanzi lasciati da chi ci ha bivaccato durante la notte, che si trovano le famose fermate del tram oggetto pure di un’inchiesta di Striscia la Notizia, che puntò il dito sui baby pusher.
Intanto arrivano novità su tre fronti. Il primo: i lavori per la realizzazione del nuovo centro cittadino procedono speditamente. Il secondo: il comandante provinciale dei carabinieri Pierluigi Solazzo, d’intesa col prefetto Claudio Sgaraglia, ha disposto un’immediata intensificazione dei controlli, rimodulandone la programmazione e impiegando nei servizi anche i militari del 3° Reggimento Lombardia. Il terzo: martedì si terrà a Palazzo Diotti una riunione ad hoc del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla quale parteciperà anche il sindaco Mattia Ferretti.