
Una rotonda allagata ad Assago dopo il nubifragio di ieri sera
È stata una vera e propria giornata di passione quella vissuta ieri dai pendolari, sia automobilisti, sia utenti dei mezzi pubblici messi a dura prova da un’ondata di maltempo che ha colpito con violenza l’area metropolitana milanese. A partire dalle prime ore di mercoledì la pioggia è tornata a flagellare Milano e l’hinterland, con un temporale che ha portato rovesci intensi già dalle 4 del mattino fino a oltre le 8. In poche ore si sono registrati accumuli d’acqua significativi, tali da mandare in tilt diverse infrastrutture viarie e ferroviarie. Ad Assago, uno dei punti più critici, numerosi allagamenti hanno interessato le strade che conducono al Forum e all’area di Milanofiori. La circolazione della metropolitana linea verde M2 è stata interrotta temporaneamente fino al capolinea di Famagosta, sempre a causa delle infiltrazioni d’acqua, con inevitabili disagi per i pendolari diretti verso il centro città. Fortunatamente, il servizio è stato ripristinato nel giro di poche ore, ma i disagi sono stati avvertiti da migliaia di utenti.
La situazione non è stata migliore per gli automobilisti: molte vetture hanno incontrato serie difficoltà nell’attraversare strade letteralmente sommerse, trasformate in torrenti improvvisati. In alcuni tratti il livello dell’acqua ha raggiunto i 50 centimetri, bloccando diversi veicoli e rendendo necessari gli interventi dei vigili del fuoco. Gravi criticità si sono verificate anche lungo le principali arterie di scorrimento. La Tangenziale Ovest ha registrato rallentamenti e code, mentre sulla Tangenziale Est gli svincoli di Lambrate sono stati chiusi per allagamenti, paralizzando la circolazione in una delle zone più trafficate e strategiche della città.
Ancora una volta, dunque, le infrastrutture milanesi si sono dimostrate fragili di fronte a precipitazioni intense ma sempre più frequenti. Un segnale poco rassicurante anche in vista delle prossime Olimpiadi invernali del 2026, che vedranno Assago tra gli hub logistici principali dell’evento. Ogni acquazzone si trasforma puntualmente in emergenza, riproponendo lo stesso copione di strade impraticabili e collegamenti interrotti. Se in serata la situazione meteorologica è andata lentamente migliorando, resta comunque alta l’allerta per i corsi d’acqua.
Particolare attenzione è rivolta in queste ore al Lambro Meridionale, considerato a rischio esondazione, e alle possibili conseguenze sul piano del dissesto idrogeologico. Solo pochi giorni fa le sentinelle ambientali del Parco Sud avevano segnalato il cedimento di alcuni argini proprio lungo il corso del Lambro, un campanello d’allarme che rende ancora più urgente il tema della manutenzione del territorio.
Massimiliano Saggese