
Trecento nuovi posti nel cimitero Protesta della Lega per lo stato di incuria e degrado
Trecento nuovi posti nel cimitero centrale e vecchie polemiche da parte della Lega per lo stato di incuria e degrado nei cimiteri. Succede a Rho dove, un anno fa, a fronte alla carenza di loculi disponibili al cimitero centrale, il Comune realizzò loculi temporanei per accogliere defunti in attesa di sepoltura definitiva. Fu una decisione presa in emergenza, a fronte di un aumento dei decessi e della mancanza di spazi già attrezzati. Un mese dopo iniziarono i lavori per la realizzazione di 68 nuovi loculi e di un centinaio di ossari, al cimitero centrale, oltre a 16 nuovi loculi al cimitero di Terrazzano. In fase di cantiere nel cimitero centrale di via Redipuglia si sono aggiunti di fatto altri 300 ossari che potranno essere utilizzati nei prossimi mesi.
"Abbiamo fatto fronte all’emergenza e provveduto a fornire spazi per le sepolture - commenta la vicesindaca e assessora ai Servizi cimiteriali, Maria Rita Vergani -. Si sono cercate soluzioni innovative che hanno consentito di accelerare i tempi di costruzione. In questi mesi, grazie anche alle esumazioni previste, non siamo più di fronte a una carenza di spazi e confidiamo che non siano necessari a breve altri interventi". Superata l’emergenza restano molti altri problemi, almeno secondo la Lega. I due consiglieri comunali Christian Colombo e Stefano Giussani, hanno presentato due interpellanze al sindaco e alla giunta comunale per richiamare l’attenzione sullo stato di incuria, degrado e abbandono in cui versano i cinque cimiteri cittadini. "La condizione in cui si trovano i cimiteri non solo offende la memoria dei cari estinti, ma anche la dignità di luoghi che dovrebbero essere curati, accoglienti e decorosi. Dal mese di maggio abbiamo fatto una serie di sopralluoghi sistematici in tutte le strutture cimiteriali del territorio comunale, documentando - con fotografie e una relazione di 50 pagine - una lunga serie di criticità che spaziano dall’impiantistica alle strutture, dalla manutenzione del verde alla pulizia, dalla sicurezza al decoro, fino all’accessibilità". Come per esempio quadri elettrici lasciati aperti e ascensori in stato di abbandono, infiltrazioni d’acqua, intonaci che cadono, mancanza di corrimani. Un altro problema sono i furti e gli atti di vandalismo. "Non è più tollerabile continuare ad assistere a una gestione così approssimativa e priva di controllo".