CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

I ladri rubano le lapidi al cimitero di Nerviano. La rabbia dei cittadini

Una ventina di lapidi sono state rubate dal camposanto nelle scorse ore. Non è esclusa l’ipotesi di un’azione su commissione o di una banda specializzata in questo tipo di furti

Alcune delle lapidi rubate

Alcune delle lapidi rubate

Nerviano (Milano), 27 giugno 2025 – Un episodio inquietante ha scosso la comunità nervianese: una ventina di lapidi sono state rubate dal cimitero. Un gesto ignobile che colpisce non solo i familiari dei defunti, ma l’intera cittadinanza, profondamente turbata dall’assenza di rispetto per un luogo sacro e dedicato alla memoria.

A denunciare i furti sono stati alcuni cittadini, accortisi delle sparizioni durante le visite ai propri cari. Il numero delle lapidi trafugate – circa venti – è stato confermato dai primi riscontri. Le lapidi, in parte realizzate con materiali di pregio come marmo o bronzo, potrebbero essere state sottratte per motivi legati al valore dei materiali stessi, ma le indagini sono in corso per chiarire dinamiche e responsabilità. 

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Il commento più duro arriva dal consigliere comunale Massimo Cozzi, che parla di un episodio inaccettabile: "Stiamo toccando veramente il fondo e non vi è più il minimo rispetto per nulla. Chiediamo che vengano naturalmente risarciti quei nervianesi coinvolti in questi vergognosi oltraggi e che vengano messe in atto tutte le precauzioni possibili per evitare che simili furti si ripetano, oltre ad individuare i responsabili degli stessi. Già esistono delle telecamere all'interno del cimitero del capoluogo, chiediamo che vengano incrementate”.

L’amministrazione comunale, informata dell’accaduto, ha attivato le verifiche necessarie per valutare l’efficacia dei sistemi di videosorveglianza già presenti nell’area e sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i colpevoli. Non è esclusa l’ipotesi di un’azione su commissione o di una banda specializzata in questo tipo di furti. Nel frattempo, cresce la rabbia tra i cittadini e il dolore tra le famiglie colpite, che chiedono maggiore rispetto per i luoghi della memoria e interventi concreti per impedire il ripetersi di simili episodi.