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Rosate, il raduno nazionale dei suonatori di campane: “Ognuno ha la sua tecnica, il suono manuale è pura poesia”

L’arte del rintocco a mano, dichiarata patrimonio dell'umanità il 5 dicembre 2024, ha una distinzione geografica e vede una grande presenza di giovani. La presidente della Federazione: “Una realtà che ti fa rimanere affascinato”

Rosate, incontro nazionale suonatori di campane (Foto Facebook Federazione Nazionale Suonatori di Campane)

Rosate, incontro nazionale suonatori di campane (Foto Facebook Federazione Nazionale Suonatori di Campane)

Milano, 13 settembre 2025 –  'Din, don, dan'. I suonatori di campane di tutta Italia si sono dati appuntamento oggi, sabato 13, e domani, domenica 14 settembre, da tutta Italia a Rosate, nel Milanese, per la due giorni dedicata all'arte del rintocco.

La Federazione nazionale suonatori di campane, in collaborazione con la Federazione campanari ambrosiani, ha organizzato il raduno nazionale arrivato alla 63esima edizione.

Sul sagrato della chiesa e nelle piazzette adiacenti ci sono sei campanili mobili nei quali i maestri dell'arte campanaria, capitanati dalla loro presidente, Eles Belfoltali, prima donna presidente impegnata su più fronti nel volontariato, faranno risuonare nel fine settimana le campane con rintocchi alla veronese, all'ambrosiana a corda o a tastiera, alla ligure, alla bolognese, alla marchigiana. 

“Siamo fermi sostenitori del suono manuale delle campane, dichiarato anche patrimonio dell'umanità il 5 dicembre 2024 per una pratica che abbiamo fatto - sottolinea all'Adnkronos la presidente Eles Belfoltali in una distesa di rintocchi di campane - Qui ci sono sei campanili mobili dove ognuno può venire a suonare con la sua tecnica: alla veronese, alla marchigiana, alla friulana: sì' perché ci sono svariate modalità. Alla veronese, per dire, significa che tirando una corta le campane girano a 360 gradi con la campana a bocca, rivolta verso l'alto. Dietro c'è tutta una tecnica piuttosto complessa che va imparata”.

La presidente della Federazione dei suonatori di campane svela un mondo di nicchia che raccoglie ancora tanto consenso, anche tra le giovani generazioni. '"Ci sono scuole di tecnica in tutta Italia - ha raccontato - . Come federazione gestisco venticinque realtà campanarie in tutto il territorio nazionale'” con scuole ad hoc. “C'è una presenza giovanile molto alta , - ha spiegato – rappresentiamo quasi tutte le età. Quando entri in contatto con questo mondo scopri una realtà che ti fa rimanere affascinato. Il movimento che viene fatto dai suonatori di campane, la grazia che ci mettono nel tirare la corda o nel battere il pestello. I campanari di Gubbio, poi, sono spettacolari”.

Mentre Eles Belfoltali parla con il dolce sottofondo dei rintocchi delle campane suonate manualmente viene in mente il suono artificiale delle campane elettroniche che ormai hanno preso il sopravvento nelle nostre parrocchie. “Eppure - ha osservato la presidente della Federazione nazionale dei suonatori di campane - se uno mette l'orecchio quando le campane suonano può percepire che il passaggio sonoro è molto diverso. Le campane suonate a mano sono pura poesia”.

Ascoltando il racconto di Belfoltali, si comprende che c'è anche una distinzione geografica per l'arte del rintocco. “Al centro nord - ha sottolineato - è molto radicato il suono manuale; andando verso il sud ci sono ad esempio campanari a Sorrento, ha re-iniziato qualche campanaro della Calabria, in Sicilia la tradizione è venuta un po' meno”.

Domani i suonatori di campane si 'batteranno' ancora a colpi di rintocchi prima di darsi appuntamento al prossimo anno (30 e 31 maggio) ad Andora, nel Savonese. Contano poi sulla benedizione di due papi, incluso Leone. “Abbiamo una campana testimonial - ha raccontato Belfoltali - che è stata benedetta da Papa Francesco. A giugno però sono stata anche da Papa Leone e, insieme ad una torta, gli ho portato un libro con la storia delle campane”.