Da Pioltello al Politecnico di Milano, per il Ramadan gli studenti islamici propongono la sospensione delle lezioni. L’ateneo: “Nessuna richiesta formale”

L’Associazione studenti musulmani valuta se richiedere lo stop della didattica in occasione delle due grandi feste musulmane sulla scia dell’Iqbal Masih e dall'università per stranieri di Siena

Il politecnico potrebbe sospendere le lezioni in occasione della fine del Ramadan

Il politecnico potrebbe sospendere le lezioni in occasione della fine del Ramadan

Dopo la bufera per il caso dell’istituto Iqbal Masih di Pioltello, ora una possibile sospensioni delle lezioni per la fine del Ramadan potrebbe arrivare al Politecnico di Milano

Sembra infatti che l'Associazione studenti musulmani dell’università meneghina sia in procinto di richiedere alla preside dell’ateneo di fermare l’attività didattica in occasione delle due grandi feste musulmane, la fine del Ramadan e il Eid al-Adha, a giugno. 

Questo quanto emerge dalle dichiarazioni dalle dichiarazioni dell’Asm che prenderebbe spunto dalla decisione di quest’anno dall'università per stranieri di Siena, che ha già comunicato la sospensione della didattica per il 10 aprile, fine del Ramadan. Il Politecnico per ora ha deciso di non rilasciare un comunicato ufficiale sulla questione, facendo presente che al momento non è arrivata alcuna richiesta formale.

La proposta degli studenti musulmani del Politecnico potrebbe essere appoggiata anche da altre associazioni universitarie in altre città italiane. “Sarebbe una richiesta sensata - spiega Hanae una delle responsabili dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico - e se arrivasse anche dagli studenti di altri atenei sarebbe ancora meglio”. Un’idea che ha preso spunto anche dal recente caso mediatico dell'istituto comprensivo statale Iqbal Masih di Pioltello, nel Milanese, che, nonostante moniti e circolari del ministero dell’Istruzione,  ha confermato la chiusura della scuola in occasione della festa per la fine del Ramadan. “Tanto di cappello - dice - il fatto che la scuola abbia proseguito nel suo obiettivo nonostante le pressioni è un bel segnale, è un primo passo, siamo molto contenti”. E ricorda che “lo scorso anno una associazione aveva organizzato un evento aperto a tutte le donne musulmane e non in una piscina in Brianza ma poi non si è più svolto perché la struttura non ha resistito alle proteste e alle polemiche. Eppure era un momento di condivisione e libertà per le donne. Bravo dunque questo preside che ha resistito”.

"Sospendere le lezioni per le festività musulmane per noi rappresenta un atto di rispetto e inclusione che riconosce e valorizza la diversità culturale e religiosa”. Lo spiega il direttivo dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano (Asm Polimi). “Avere un giorno di vacanza ci permette di celebrare le nostre festività in modo adeguato, perché in ogni caso non andiamo a lezione e le classi rimangono vuote dato che ormai la componente musulmana è veramente grande anche negli atenei. Promuovere la sospensione delle lezioni in queste occasioni non solo favorisce la coesione sociale, ma anche il rispetto reciproco e la comprensione interculturale, pilastri fondamentali di una società democratica e pluralista”.

Inoltre ASM Polimi sottolinea “che siamo una realtà integrata nel contesto sociale e accademico e che operiamo a favore di questi contesti come associazione studentesca. Se riusciamo a fare questa richiesta all' Ateneo è anche perché incoraggiati dalla presenza di una comunità musulmana all'interno del Politecnico che ha il diritto di essere ascoltata e dall'ambiente inclusivo, aperto e cosmopolita della nostra università”.

La reazione di Silvia Sardone: “Sapevamo che Pioltello era un precedente pericoloso”

L’Eurodeputata della Lega, Silvia Sardone, è ha commentato con una nota la possibile richiesta di sospensione della didattica al Politecnico in occasione della fine del Ramadan: "L'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano, sulla scia di quanto accaduto a Pioltello, chiede la chiusura dell'università mercoledì in occasione della festa di fine Ramadan e auspica che in tutti gli atenei italiani possa accadere lo stesso. Avevamo messo in guardia che sarebbe stato un precedente molto pericoloso quello della scuola Iqbal Masih, e infatti così è stato. Subito dopo è arrivata l'Università per Stranieri di Siena con la decisione ideologica del rettore Montanari. L'imam Ali Abu Shwaima, presidente del Centro Islamico di Milano e Lombardia, si era pure permesso di bollare come medioevali tutti coloro che dissentivano dalla resa culturale di Pioltello, auspicando una diffusione su tutto il territorio del blocco alle lezioni deciso a Pioltello. Ci auguriamo che le sue parole non vengano prese alla lettera da altri presidi e rettori. Questo è il momento della verità: riuscirà l'Italia, e più in generale l'Europa, a contrastare questi subdoli tentativi di cancellare le nostre tradizioni, i nostri simboli e le nostre radici in nome dell'islamizzazione crescente? Non è annullando la nostra identità che si fa integrazione, anzi. L'appello dei musulmani del Politecnico, per quanto ci riguarda, è irricevibile".

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