
La vasca attivata che ha evitato l’ennesima alluvione nella zona nord di Milano
In città ha smesso di piovere a metà mattinata, ma alle 11.42 i tecnici di Metropolitana milanese hanno comunque dovuto attivare la vasca di laminazione del Parco Nord per far fronte alla piena del Seveso ed evitare che il torrente esondasse. Nonostante questo, il livello del corso d’acqua ha comunque sfiorato i due metri in via Valfurva (esce dai tombini al raggiungimento del terzo). Segno che l’utilizzo dell’invaso è stato ancora una volta (la settima dalla fine del 2023) decisivo per scongiurare gli allagamenti che per mezzo secolo hanno flagellato Niguarda. Con il passare delle ore e il miglioramento delle condizioni meteorologiche, la situazione è tornata alla normalità; e il bacino artigianale è stato subito svuotato, nel caso oggi ce ne sia nuovamente bisogno.
In un post su Facebook, l’assessore comunale alla Protezione civile Marco Granelli, come già capitato in passato, non ha perso l’occasione di ricordare polemicamente l’importanza delle altre opere da realizzare lungo il corso del Seveso: "Attendiamo con ansia che Regione Lombardia realizzi anche le vasche di Senago e Lentate. I lavori di Senago, una vasca finanziata anche con 20 milioni di euro del 2014 del Comune di Milano, sono iniziati prima di Milano e non si sono ancora conclusi. In questi mesi, abbiamo sentito dal presidente Fontana e dall’assessore Comazzi date di entrata in funzione di Senago, tutte superate". Non si è fatta attendere la replica di Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio: "Il tentativo dell’assessore Granelli di risollevare la sua immagine pubblica è umanamente comprensibile: peccato che i disagi provocati dal maltempo non si risolvano a suon di post su Facebook, ma con interventi mirati e tempestivi". Poi l’esponente della Giunta Fontana ha ricordato l’importanza del canale scolmatore di nord ovest per alleggerire la pressione dell’acqua verso Milano ("Ha portato via 38 metri cubi al secondo per alcune ore") e dell’area golenale di Lentate per contenere "da sola circa 20mila metri cubi". Poi l’affondo finale: "Granelli, invece, continua a ignorare le vere cause dei disagi dovuti agli allagamenti, in primis la scarsa manutenzione ordinaria di tombini e pozzetti. Prima di cercare scuse o colpevoli altrove, sarebbe più produttivo attivarsi per evitare che a ogni precipitazione intensa si presentino gli stessi problemi". Oggi nuova allerta: attesi temporali, grandine e vento forte nel pomeriggio. Per questo, su input dell’unità di crisi locale, Palazzo Marino ha deciso di tenere chiusi i parchi recintati per tutta la giornata.