
La vasca di laminazione dovrebbe proteggere dalle esondazioni
GESSATE – La nuova vasca di laminazione delle Trobbie si apre su cinque ettari di campagna alle porte del paese, è grande come sette campi da calcio e con un potenziale di invaso di oltre 126 mila metri cubi. A poco più di un anno dalla drammatica alluvione che proprio qui, a Gessate a Bellinzago Lombardo, mandò sotto tre metri d’acqua case, aziende e attività commerciali causando danni per milioni di euro ieri è stata la giornata del taglio del nastro. Impianto singolo, ma tassello di una rete di vasche di laminazione destinata destinata a mitigare il rischio su un’ampia porzione di territorio: centinaia di migliaia di cittadini, aziende, strade, metropolitana.
Al vernissage nel verde autorità su autorità e il governatore Attilio Fontana: “Inauguriamo un’opera frutto di impegno comune e collaborazione virtuosa fra Regione e consorzi di bonifica - così Fontana - attuatori di interventi, studi e monitoraggio per la mitigazione del rischio idraulico che si sono declinati in 118 progetti e hanno comportato investimenti per circa 170 milioni di euro. L’obiettivo è la messa in sicurezza di tutto il territorio della regione”.
I lavori per la realizzazione della vasca di laminazione di Gessate, realizzata con un investimento di quasi sei milioni di euro, erano in corso da pochi mesi quando, il 15 maggio 2024, l’esondazione delle Trobbie e del Naviglio Martesana promosse quest’area come ad alto rischio. Il cantiere si è concluso in tempo record, solo 548 giorni di lavoro. L’impianto si costituisce di due settori, che si attivano in base all’intensità della piena. La portata in ingresso, così il direttore tecnico del Consorzio Est Ticino Villoresi (ente attuatore dell’opera) Stefano Burchielli, può superare 50 metri cubi al secondo, quella in uscita si ferma a 13, riducendo in maniera drastica il rischio di esondazioni nei centri abitati.
A corredo dei due bacini una struttura “selettore”, “impedirà - così ancora il tecnico - che materiale, rami o detriti entrino in vasca. E garantirà che all’abbassamento dei livelli l’aspetto del bacino torni come lo vediamo ora”. Al taglio del nastro in impianto anche una folta rappresentanza di amministratori della Martesana. Fra loro i sindaci di Gessate Lucia Mantegazza e di Bellinzago Lombardo Michele Avola “il ricordo di quel terribile 15 maggio è più che mai vivo - così la sindaca gessatese -. È un’opera che abbiamo atteso”. Fra gli interventi quelli dell’assessore al Territorio della Regione Lombardia Gianluca Comazzi e quello di Alessandro Rota, presidente del consorzio est Ticino Villoresi.