ANDREA GIANNI
Cronaca

Il Piano casa va nell’hinterland: “Alloggi low cost, verde e servizi”. Ispirazione? Da Parigi a Toronto

Progetto per riqualificare le aree di Palazzo Marino a Cologno, Gorgonzola e Gessate. Sul tavolo il futuro di 300mila mq lungo la M2. E Sala si promuove: la città è migliorata

L’assessore al Bilancio e Piano casa del Comune di Milano Emmanuel Conte con i tre sindaci a Palazzo Marino

L’assessore al Bilancio e Piano casa del Comune di Milano Emmanuel Conte con i tre sindaci a Palazzo Marino

Milano – L’ispirazione, per trasformare aree abbandonate in case o spazi aperti ai cittadini, arriva da progetti come la Promenade Plante a Parigi, il Park ’n Play di Copenaghen, il Ranleigh Park di Toronto e, per rimanere a casa nostra, il Borgo sostenibile di Milano o ComoNext a Como. Idee dal respiro europeo che potrebbero essere replicate, con modalità da definire, su centri dell’hinterland come Gorgonzola, Cologno Monzese e Gessate. La sfida è legata alla riqualificazione di aree per una superficie di 300mila metri quadrati, di proprietà del Comune di Milano fuori dai confini cittadini, che versano «in stato di degrado o sono usate in modo improprio».

La nuova iniziativa dedicata al bisogno di casa “Progetto Sistema Abitare“ lanciata da Palazzo Marino ha l’obiettivo di valorizzare le aree di proprietà fuori città, lungo l’asse del tracciato della linea metropolitana M2 a Cologno Monzese, Gorgonzola e Gessate. La delibera di avvio del progetto, che prevede un tavolo di coordinamento tra amministrazioni comunali e tecnici, è stata approvata dalla Giunta. Il patrimonio comprende parcheggi alle fermate del metrò e aree verdi vicino alle stazioni. L’obiettivo è trasformarle in case, popolari o con formule di social housing, studentati, luoghi di socialità, sport, servizi. Le esigenze saranno decise dal tavolo di coordinamento dei Comuni, coinvolgendo realtà come Regione Lombardia e Atm. Il progetto ricorda il Piano Casa lanciato dal Comune su aree di sua proprietà in città, per realizzare 10mila appartamenti a prezzo accessibile.

«Per fine anno vogliamo chiudere la parte catastale, di riordino delle aree – spiega l’assessore al Piano casa Emmanuel Conte in conferenza stampa insieme ai sindaci dei tre Comuni coinvolti –. Fatto il primo sforzo di metodo, i tempi sono serrati, chiameremo altri attori al tavolo per fare un ragionamento territoriale e vedere se ci sono bandi europei». Per inizio 2026, i primi bandi. La novità sta nel «metodo – commentano i sindaci di Gorgonzola Ilaria Saccabarozzi, Cologno Stefano Zanelli e Gessate Lucia Mantegazza – che ci siamo dati, un laboratorio della Città metropolitana dal basso, per capire che progettualità dare insieme sulle aree». Il sindaco Beppe Sala, all’assemblea di Green Building Council Italia, ha promosso il Comune: «La città è migliorata, c’erano 200 aree da rigenerare, oggi sono rimaste 50-60». E parla dell’Area B come «esempio studiato» in Europa.