Omicidio Sofia Castelli: com’è entrato in casa Zakaria Atqaoui? Con il furto delle chiavi rischio premeditazione

Gli inquirenti stanno ricostruendo le ore fra il rientro della giovane studentessa e l’arrivo del killer reo confesso nella caserma dei vigili. L’avvocato: “Da lui piena collaborazione”

Sofia Castelli e Zakaria Atqaoui (Foto Instagram)

Sofia Castelli e Zakaria Atqaoui (Foto Instagram)

Cologno Monzese, 30 luglio 2023 – Zakaria Atqaoui, reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Sofia Castelli, ha premeditato il delitto? Se lo chiedono gli inquirenti della procura di Monza, che coordinano i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni nell’inchiesta sull’omicidio avvenuto ieri mattina all’alba, nell’appartamento di una palazzina di Cologno Monzese, popoloso comune del Nord Milano, in cui la giovane studentessa di Sociologia viveva con i genitori, in Sardegna per un matrimonio al momento dell’assassinio.

Se l’ipotesi di una premeditazione dovesse essere confermata, la posizione del giovane italo-marocchino, 23 anni, potrebbe ulteriormente aggravarsi.

La scena del delitto

Nessun segno di effrazione è stato rivelato dagli investigatori sulla porta di casa di Sofia, il che significa che il 23enne è riuscito a entrare in un altro modo, dopo aver atteso che la ragazza rientrasse.

Le indagini coordinate dalla Procura di Monza nelle scorse ore hanno ricostruito quanto accaduto tra le 5.58 del mattino, ora in cui Sofia è rientrata a casa con un'amica dalla discoteca, dopo aver postato le ultime immagini della serata in alcune stories su Instagram, e le 9.30, orario in cui Atqaoui si è presentato dalla Polizia Locale per costituirsi.

Il duplicato delle chiavi

Gli inquirenti, dopo aver ascoltato l'amica di Sofia che, ancora sotto shock, ha spiegato di non essersi accorta di nulla, stanno ora accertando l'esistenza di un duplicato delle chiavi di casa di Giulia, con cui il 23enne – avendole rubate – avrebbe potuto entrare nel suo appartamento e aggredirla nel sonno.

"Un giovane ragazzo molto provato", è come il suo avvocato di fiducia, Marie Louise Mozzarini, ha descritto Atqaoui che, ha precisato, "ha risposto alle domande del magistrato ed è stato molto collaborativo". La convalida del fermo è attesa per domani, lunedì 31 luglio.