SIMONA BALLATORE
Cronaca

Nel cuore del Museo della Scienza. Alla scoperta del mondo complesso: "Si allena il senso di responsabilità"

Nasce l’iLAB Sostenibilità al Leonardo da Vinci: un laboratorio per sperimentare scelte consapevoli. Dal “Paese delle ombre“ all’analisi degli ecosistemi: niente lezioni frontali, la persona è al centro del sistema.

Nasce l’iLAB Sostenibilità al Leonardo da Vinci: un laboratorio per sperimentare scelte consapevoli. Dal “Paese delle ombre“ all’analisi degli ecosistemi: niente lezioni frontali, la persona è al centro del sistema.

Nasce l’iLAB Sostenibilità al Leonardo da Vinci: un laboratorio per sperimentare scelte consapevoli. Dal “Paese delle ombre“ all’analisi degli ecosistemi: niente lezioni frontali, la persona è al centro del sistema.

Uno stormo di uccelli digitali incanta il visitatore con le sue acrobazie e lo interroga: "Il movimento è guidato da un leader o si organizza da sé?". Comincia così il viaggio nell’iLAB Sostenibilità, il nuovo laboratorio educativo permanente aperto nel cuore del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dedicato ai bambini dai 9 anni in su, alle scuole, ma prezioso anche per gli adulti. Perché il compito è ambizioso: esplorare e sperimentare la complessità del mondo contemporaneo. Il primo passo è nel “Paese delle ombre“, un’installazione artistica immersiva firmata dallo studio torinese auroraMeccanica. Si entra al “buio“: un gruppo è libero di muoversi - inserisce lanterne che iniziano a illuminare la scena, soffia per fare nascere farfalle, accumula energia - un altro osserva per capire gli effetti creati dal singolo e dal gruppo, le retroazioni, le soglie, le conseguenze nel breve e nel lungo termine. Tutto è connesso e ci si scopre parte del sistema. Per analizzare gli elementi e le relazioni di questo sistema e sperimentarli sono state create diverse postazioni: si crea un disegno collettivo, si scopre cos’è la retroazione con un sistema che pompa l’acqua, si creano interconnessioni con fili e calamite, si osserva un ecosistema, si creano giochi di ruolo con le carte, si collabora per trasportare un vaso di ghiaia senza farlo cadere: ciascuno ha un suo filo.

Ci si allena a guardare tutto non in maniera lineare, ma nella sua complessità, appunto, per prendere anche scelte più consapevoli. Un approccio fondamentale in un’epoca di cambiamento climatico, crisi energetiche, disuguaglianze e instabilità sociale. "Il nostro fondatore diceva che questo è il museo del divenire del mondo, quindi il museo rappresenta la società, vive nella società – sottolinea il direttore generale, Fiorenzo Marco Galli –. Il laboratorio che inauguriamo oggi è rappresentativo di questo concetto perché racconta proprio di come la società, di cui noi tutti siamo parte, si evolvi in sistemi sempre più articolati, sempre più complessi, sempre più integrati. È un laboratorio che raccoglie queste istanze, queste idee, queste riflessioni e le porta all’attenzione con modalità divertenti, anche giocose, perché bisogna imparare con il sorriso". E allenare il senso di responsabilità. Il laboratorio è stato realizzato dallo staff Education &CREI - Centro di Ricerca per l’Educazione grazie alla partnership con Bolton for Education Foundation, costituita nel 2019 su iniziativa della presidente Marina Nissim. Si organizzano attività speciali per le famiglie nel fine settimana e percorsi per le scuole. "Nell’iLAB Sostenibilità si elabora anche un metodo educativo – spiega Maria Xanthoudaki, direttrice Education & CREI del Museo –: è un laboratorio che fa emergere le persone nel funzionamento del sistema. Per educare alla scienza da sempre il museo si è avvalso dei laboratori: il primo, il centro di Fisica, è nato nel 1955, 70 anni fa. Mettiamo al centro colui che apprende e comprende: niente lezioni frontali, niente dimostrazioni, niente ricette, ma un’esperienza personale, attiva, consapevole, critica, emozionale e cognitiva". Si continua a fare ricerca educativa al museo, che il 10 e l’11 ottobre ospiterà anche il Festival Internazionale dell’apprendimento creativo.

Alla presentazione dell’iLAB Sostenibilità era presente anche la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto: "Le nuove generazioni ci chiedono un cambio di passo, scelgono percorsi di studio coerenti con i temi della sostenibilità, sviluppano start-up sul tema. Non sono destinatarie della sostenibilità, ma protagoniste. Partiamo dai bambini. Ogni cosa è collegata, qualsiasi cosa ha impatto su altri sistemi. Serve un modo di ragionare diverso".