
Il drammatico investimento mortale in viale Renato Serra
Milano, 15 maggio 2025 – È stato depositato l'accordo di patteggiamento a 2 anni e 10 mesi per Francesco Monteleone, il 24enne che l'11 dicembre, alla guida di un tir in viale Renato Serra a Milano, sulla circonvallazione, ha travolto e ucciso, mentre attraversava sulle strisce pedonali all’incrocio semaforico con viale De Gasperi, Rocio Espinoza Romero, 34 anni, davanti ai suoi bimbi che erano sul passeggino e che si sono salvati, così come la nonna.

La decisione in mano al giudice
La giudice per le indagini preliminari di Milano Maria Idria Gurgo di Castelmenardo dovrà decidere se ratificare il patteggiamento per il giovane, difeso dagli avvocati Mario Mongelli e Guido Contestabile, il prossimo 19 giugno, dato che l'udienza di oggi è stata rinviata per un difetto di notifica. Nel frattempo, da quanto si è saputo, è stato definito, attraverso l'assicurazione, il risarcimento a favore dei familiari della vittima, che hanno preannunciato che non si costituiranno parti civili.

I capi d’accusa
L'uomo, accusato di omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso e dalla fuga, è ancora agli arresti domiciliari. Dagli atti dell'inchiesta della Polizia locale, coordinata dalla pubblico ministero Paola Biondolillo, era emerso che dopo l'incidente, avvenuto alle 9.44 mentre la donna, coi due gemellini e la loro nonna, stava attraversando sulle strisce, il 24enne aveva effettuato "quattro tentativi di chiamata al padre in rapida successione".

La tesi del gip
Una "simile coincidenza temporale" e "l'insistenza delle telefonate", scriveva il giudice per le indagini preliminari (gip) Alberto Carboni, "non possono certo essere casuali e trovano una spiegazione logica solo nel fatto che l'indagato si era accorto di aver investito una persona e che, preso dal panico, tentava di mettersi in contatto con il padre". Era stato rintracciato in una cava ad Arluno, nel Milanese, dove era tornato al lavoro.