GIULIO MOLA
Cronaca

Milan, la Curva Sud resta ancora in silenzio. Nel San Siro sold-out atmosfera surreale

Accoglienza calorosa all’arrivo della squadra ma dentro il Meazza si sentono solo i tanti sostenitori della Cremonese. Continua così la protesta degli ultrà contro i divieti della società. Stop anche alla bandiera di Baresi e a uno striscione degli ultrà grigiorossi

La Curva Sud senza colore durante il primo tempo di Milan Cremonese

La Curva Sud senza colore durante il primo tempo di Milan Cremonese

Un altro "sold out" in un silenzio a tratti assordante. Dai 71mila e oltre del 17 agosto nel preliminare di Coppa Italia con il Bari ai 75.011 per il debutto in campionato (e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri) con la Cremonese. Sono i due volti di San Siro, contraddittori ma espliciti. In sei giorni non cambiano idee e atteggiamento dei supporter rossoneri, in particolar modo quelli della Curva Sud, rimasti muti anche nel match contro i grigiorossi dopo la calorosa accoglienza all'esterno dello stadio poco dopo le 19 con cori, bandiere e striscioni. Decisione che era stata annunciata sui "social", una drastica presa di posizione che si scontra con la passione e l'amore per la propria squadra da parte del popolo milanista: "Noi vogliamo tornare a tifare, ma anche con la Cremonese ci sono gli stessi divieti. Ringraziamo per la solidarietà, speriamo in sviluppi positivi" E così dopo i novanta minuti in composto silenzio contro i pugliesi domenica scorsa, la scena si è ripetuta, per una situazione definita "assurda". Unica eccezione, i cori e gli applausi per l'emozionatissimo Massimiliano tornato dopo oltre due lustri sulla panchina del Diavolo. Ma appena il match è cominciato si sono uditi solo i festanti supporter della Cremonese, con isolati sussulti alle ripartenze di Pulisic o sui recuperi di Modric o ancora con applausi di incoraggiamento a Gimenez: "La realtà dei fatti oggi è questa, la nostra volontà è quella di tornare a tifare al nostro posto con striscioni, bandiere, coreografie, alle stesse condizioni delle altre tifoserie che vengono a San Siro - spiega la tifoseria organizzata nel comunicato -. Nei prossimi giorni vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda e su eventuali nuove iniziative". Forte il malumore, tra divieti della Procura per le note vicende legate alle inchieste sulle tifoserie meneghine e le restrizioni della società ritenute "penalizzanti" dagli ultras per quanto riguarda gli abbonamenti al secondo blu e l'impossibilità di esporre i classici striscioni, tra cui la bandiera con il numero 6 di Baresi perché “chi la sventola ha preso un Daspo nel 2014”. Prima della gara di Coppa Italia con il Bari la Sud si era esposta con dei toni durissimi: "A oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione di fare il tifo. Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e senza alcuna logica. Buon teatro a tutti!". 

Divieti anche sul fronte opposto, quello della Cremonese: lo striscione del gruppo Ingestibili Ultras Solo Guai non è stato fatto entrare, come peraltro già annunciato ai sostenitori ospiti che hanno comunque provato a presentarsi ai tornelli di San Siro. Di fronte alla conferma del divieto, gli ultrà sono rimasti fuori.