
La stazione di San Zenone si trova alla periferia del paese
Lodi, 2 settembre 2025 – La Procura di Lodi ritiene credibile la ricostruzione dell’aggressione fornita dalla giovane 18enne che ha raccontato di essere stata violentata nella notte tra sabato e domenica scorsi vicino alla stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro.

I fatti
La ragazza si stava recando alla stazione a prendere il treno per tornare a casa quando è stata trascinata tra gli alberi poco distante e stuprata da un uomo che i carabinieri di San Donato e del Nucleo investigativo di Milano stanno cercando anche sulla base delle indicazioni che la ragazza, nonostante lo choc e i lividi sul corpo, ha riferito agli investigatori, che al momento non escludono alcuna pista. In passato più volte la zona era una base per lo spaccio e anche in quell'ambiente sono in corso accertamenti.
La sindaca
Intanto sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di San Zenone al Lambro. “Quanto è accaduto a quella povera ragazza è gravissimo – spiega Arianna Tronconi -, ma quotidianamente non abbiamo situazioni a rischio, il paese non ha emergenze legate alla criminalità e non abbiamo segnalazioni di fatti analoghi pregressi”.
La 18enne ha raccontato di essere stata trascinata tra gli alberi e violentata da un uomo poi fuggito. “La zona della stazione, dei sottopassi e dei due parcheggi adiacenti poi - precisa la sindaca - è completamente videosorvegliata e illuminata; però, ovvio, via del Bissone, che dalla Provinciale porta ai treni è una stradina di campagna, a quell'ora buia”.
Sicurezza
In passato a San Zenone al Lambro ci sono stati problemi di spaccio e sbandati quando è stato smantellato parte del cosiddetto “boschetto di Rogoredo”, ma sono fatti avvenuti nel 2020. “Sul territorio ci sono anche due comunità, una che si occupa del recupero di tossicodipendenti e una che fornisce alloggio a migranti e clochard, ma non hanno mai creato problemi - conclude Tronconi - . Di solito quando girano si dirigono a Milano non in paese”.
Salvini
Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini. “Una vicenda agghiacciante. Mi auguro che l’aggressore venga identificato e arrestato quanto prima. Per questo genere di crimini, nessuna tolleranza: castrazione chimica per gli stupratori”, scrive sui social il vicepremier e leader della Lega.