GIULIA BONEZZI
Cronaca

I no vax tra gli esperti di vaccini, l’Ordine dei medici di Milano: “Come terrapiattisti alle mappe. Un’offesa ai colleghi morti di Covid”

Il presidente Roberto Carlo Rossi si unisce alla protesta contro le nomine di Schillaci: “ Il ministro ci ripensi”

Scritte No Vax

Scritte No Vax

Milano – “È come nominare un terrapiattista all’Istituto geografico nazionale che si occupa di confezionare le carte geografiche”. No, questa non è del microbiologo Roberto Burioni che sui social sforna una similitudine al giorno - da “Pablo Escobar nella commissione antidroga” a “Nerone capo dei pompieri” –: il copyright qui va al presidente dell’Ordine dei Medici di Milano Roberto Carlo Rossi, che si unisce alla protesta della Federazione nazionale Fnomceo e alle altre voci che si sono alzate dal mondo scientifico e dalla politica contro la scelta del ministro della Salute Orazio Schillaci d’inserire nel Nitag, il gruppo tecnico consultivo che definisce la strategia vaccinale nel Paese, due medici noti, più che per le loro scoperte, per le posizioni care ai no vax sbandierate senza portare uno straccio di prova scientificamente consistente.

Si tratta dell’ematologo in pensione Paolo Bellavite (secondo il quale gli effetti avversi dei vaccini avrebbero “pareggiato le vittime del Covid”) e del pediatra Eugenio Serravalle, che contesta l’esavalente, l’immunità di gregge e pure le vaccinazioni pediatriche.

La decisione di Schillaci d’inserirli tra gli esperti che gli consiglieranno come procedere proprio sui vaccini ha provocato un coro di proteste da parte di società scientifiche e associazioni professionali, e pure il rifiuto per protesta della nomina nel Nitag di Francesca Russo, la dirigente della Prevenzione della Regione Veneto, difesa pubblicamente dal suo governatore, il leghista Luca Zaia.

A Russo esprime solidarietà anche il presidente dell’Ordine di Milano Rossi: “Le parole “medico” e “no vax” non possono stare insieme - osserva –. Concordo con la posizione espressa a livello nazionale dal presidente della Fnomceo: questa nomina” è “un paradosso contrario alla logica, all’etica e alla morale” e “offende la memoria di chi è morto per il Covid e di tutti i professionisti che hanno combattuto in prima linea”. “Solo a Milano - ricorda il presidente - i medici deceduti a causa del Covid 19 sono stati 22, su circa 390 in tutta Italia, e sono molti di più i professionisti che hanno riportato conseguenze permanenti per aver contratto il virus, come abbiamo accertato nella commissione appositamente costituita all’Ordine di Milano”.

Tra l’altro, ricorda Rossi, nel nuovo Nitag non ci sono rappresentanti della Fnomceo e degli Ordini, “e questo significa non riconoscere il nostro grande lavoro svolto per garantire l’adesione alle campagne vaccinali e tutelare la salute pubblica”. Ma soprattutto “un organismo tecnico deve basarsi su criteri di rigore metodologico e operare in coerenza con le evidenze scientifiche. Nomine di questo tipo rischiano di minare la credibilità delle istituzioni sanitarie e indebolire la fiducia nelle campagne di prevenzione, oltre a legittimare indirettamente la disinformazione in materia di salute pubblica”, conclude unendosi alla richiesta, al ministro, di ripensarci.