
L’Hotel York di viale Marche a Cinisello Balsamo: la 30enne era registrata nella stanza con un coetaneo
Cinisello Balsamo (Milano) – La caduta da un balcone del secondo piano di un hotel. Un volo di oltre dieci metri e lo schianto sulla rampa laterale di accesso ai box. La donna, trentenne di origine marocchina, è stata soccorsa all’alba e portata in codice rosso al Niguarda. Un tentato suicidio? O c’è altro?
Un testimone ha raccontato di avere visto la donna che tentava di buttarsi nel vuoto mentre un uomo, un suo coetaneo di origine straniera, come emerso in un secondo momento, provava a trattenerla. I due avevano preso una stanza in quell’albergo, l’Hotel York di viale Marche, per la notte. Poi cos’è successo? Sul mistero indaga la polizia: al lavoro ci sono gli investigatori della Squadra Mobile di Milano e del commissariato di Cinisello Balsamo.
Quel che è certo è che l’allarme è scattato ieri alle 4.30. Sul posto si sono precipitate le volanti della Questura e i sanitari del 118 con un’automedica e un’ambulanza con cui la donna è stata portata d’urgenza al pronto soccorso del Niguarda, in pericolo di vita. Avrebbe riportato un trauma cranico e agli arti inferiori e per questo ha affrontato un intervento chirurgico. Ieri in serata era ancora grave ma in condizioni stabili. I poliziotti si sono messi subito all’opera per capire cosa sia successo esattamente.
Tutte le ipotesi restano aperte, dalla caduta accidentale al tentato suicidio o all’atto doloso. Al momento gli elementi raccolti non restituiscono un quadro chiaro, per questo si continua a indagare. Prezioso è il racconto di un testimone, un passante che ha chiamato il 112 poco prima dell’alba, in concomitanza con la caduta: ha raccontato di avere visto la trentenne aggrappata al balcone del secondo piano mentre tentava di lasciarsi andare nel vuoto, tra le urla. E sempre secondo il suo racconto non era sola: c’era un uomo che stava provando a trattenerla per le braccia, senza riuscire nell’impresa visto che poco dopo la donna è precipitata.
Dopo il volo di oltre dieci metri fino alla rampa laterale di accesso ai box, quell’uomo sarebbe sceso per controllare le condizioni della trentenne, per poi scavalcare il cancello e darsi alla fuga facendo perdere le sue tracce. Per quale motivo? La polizia sta cercando di rintracciarlo e, nel frattempo, di ricostruire l’accaduto anche analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’hotel che potrebbero aiutare a capire cosa sia accaduto prima che la donna precipitasse. La speranza, poi, è che la stessa donna possa fornire la sua versione dei fatti.
Ancora da accertare quale fosse il legame tra la trentenne e l’uomo che era con lei e se ci sia stata una lite prima della caduta. I due, che stando a quanto appreso, gravitano su Milano, erano regolarmente registrati nella stanza al secondo piano dell’hotel che si trova a circa un chilometro e mezzo dal centro di Cinisello. Ieri mattina all’ingresso erano rimaste solo le strisce di sangue sul cemento.