MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

L’ultimo saluto ad Alessandro. Commozione e un lungo applauso

Un lungo applauso, carico di emozione e silenziosa partecipazione, ha accompagnato l’ultimo saluto ad Alessandro Nebbiolini, il giovane corsichese...

Palloncini bianchi e azzurri al funerale di Alessandro Nebbiolini

Palloncini bianchi e azzurri al funerale di Alessandro Nebbiolini

Un lungo applauso, carico di emozione e silenziosa partecipazione, ha accompagnato l’ultimo saluto ad Alessandro Nebbiolini, il giovane corsichese scomparso tragicamente nella notte tra venerdì e sabato 12 luglio, proprio il giorno in cui avrebbe compiuto 24 anni. A rendere ancora più struggente l’addio, il volo di palloncini bianchi e blu, lanciati in cielo da una folla di amici e conoscenti, molti dei quali coetanei di Alessandro.

L’incidente è avvenuto intorno alle 2.30 del mattino, in via Alzaia Trieste. Alessandro stava rincasando quando, a pochi metri dall’ingresso del cancello della palazzina in cui viveva, ha perso improvvisamente il controllo della sua auto. La vettura ha sbandato, urtando contro la ringhiera che costeggia il Naviglio Grande, e infine è precipitata nelle acque del canale. I soccorsi sono stati tempestivi, ma purtroppo inutili: per il giovane non c’è stato nulla da fare.

La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa dello Spirito Santo, in piazza Europa, gremita in ogni angolo da un’intera comunità che si è stretta attorno al padre Alberto, alla sorella Martina e ai familiari, in un abbraccio carico di dolore e solidarietà. È stata una funzione straziante, durante la quale il parroco, don Michele, ha voluto offrire parole di conforto leggendo un passo tratto dal Vangelo di Giovanni, quello dedicato alla resurrezione di Lazzaro. Uno dei momenti più toccanti della celebrazione è stato quando Martina ha letto una poesia che Alessandro aveva scritto undici anni fa in memoria della loro mamma. Un testo tenero e profondo che ha commosso tutti i presenti.

Alessandro era un ragazzo solare, pieno di energia e sogni, amato dagli amici, stimato dai colleghi, benvoluto da chiunque lo conoscesse. Aveva ancora tanti progetti davanti a sé, tanta vita da vivere. Con una forza sorprendente, papà Alberto ha cercato di trattenere il dolore, consolando uno ad uno gli amici e le amiche di Alessandro, molti dei quali devastati da una perdita così improvvisa quanto inspiegabile. In quel gesto, silenzioso ma eloquente, si è manifestato tutto l’amore di un padre che, pur nella sofferenza più grande, ha voluto essere un punto fermo per chi gli stava accanto.

Massimiliano Saggese