BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Logistica, cave, discarica, biogas: "Non siamo contro lo sviluppo ma qui non si respirerà più..."

L’appello di maggioranza e opposizione (unite) per chiedere di bloccare i vari iter "Sbagliato valutare i progetti singolarmente, ogni giorno circoleranno 300 tir in più".

Nel mirino di cittadini (e politici locali) i vari progetti di logistica e industria che causeranno un aumento delle emissioni inquinanti

Nel mirino di cittadini (e politici locali) i vari progetti di logistica e industria che causeranno un aumento delle emissioni inquinanti

Trecento camion al giorno in più in giro nei borghi di Leonardo fra logistiche in arrivo, cave da ampliare, discarica e biogas: "Fermate le autorizzazioni", maggioranza e opposizione di Pozzo unite firmano l’appello per chiedere di bloccare gli iter: "È sbagliato valutare i progetti singolarmente – spiegano i consiglieri di tutti i colori – qui non si respirerà più". "Non siamo contro lo sviluppo, ma non può essere così, bisogna fermarsi".

A Vaprio arriverà il maxi-magazzino della Lidl, stoccaggio merci, e l’ampliamento della cava, come a Cassano. A Inzago un impianto per il trattamento e il recupero di rifiuti speciali non pericolosi, a Trezzo il revamping, l’aggiornamento, del termovalorizzatore, a Masate le linee per il trattamento rifiuti e la trasformazione del biogas. Da qui, la richiesta del piccolo centro guidato dal sindaco Andrea Villa all’ex provincia "di una valutazione unitaria e coordinata degli interventi sul territorio, sospendendo nel frattempo l’iter", un documento condiviso a firma di tutti i gruppi e votato all’unanimità. Moti i problemi che deriverebbero dall’attuazione del totale degli insediamenti, "dall’aumento del traffico pesante, all’aggravio sulla viabilità locale, all’inquinamento acustico e atmosferico, all’incremento dei costi a carico della collettività per la manutenzione delle strade".

"Nessuno vuole fermare il progresso – sottolineano le liste – ma pensiamo sia necessaria una visione di insieme tutelando la salute e la qualità della vita dei cittadini". Pozzo al centro della cartina del cambiamento, si sente accerchiata.

Fra le richieste a Città Metropolitana, "l’applicazione di meccanismi di perequazione e compensazione, già previsti dal Piano territoriale metropolitano, per garantire una distribuzione equa di vantaggi e svantaggi e promuovere azioni di rigenerazione, sostenibilità e resilienza ambientale". E soprattutto, l’avvio urgente di un tavolo di coordinamento fra istituzioni "per valutare gli impatti cumulativi, ambientali e sociali di tutti gli insediamenti in itinere". I consiglieri hanno ribadito di avere "un approccio collaborativo e propositivo", ma chiedono che "le scelte strategiche per il territorio vengano fatte con trasparenza, coerenza e responsabilità".

mail: barbara.calderola@ilgiorno.it