
L’area dove dovrebbe sorgere l’impianto di trattamento dei rifiuti a Inzago
Inzago (Milano), 18 giugno 2025 – Sul nuovo impianto di trattamento rifiuti a Inzago, audizione in commissione ambiente, sul piatto il no del territorio e l'appello del sindaco Andrea Fumagalli: "Inopportuno 'insistere' su un territorio già degradato, e su un paese che ha già dato". Si è tenuta al Pirellone la seduta della commissione ambiente, presieduta da Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) e cui hanno preso parte, oltre all'amministrazione inzaghese, alcuni consiglieri regionali e rappresentanti di Città Metropolitana. L'oggetto è noto.
"Abbiamo già dato”
Su Inzago, che ha già ospitato tre lotti di discarica in vent'anni (l'ultimo andrà ad esaurimento nel 2026), pende dallo scorso novembre la proposta di Systema Ambiente, titolare dell'area e dei bacini, di realizzare su una porzione di terreno limitrofa alle discariche, un nuovo impianto di trattamento per 60mila tonnellate annue di rifiuto speciale non pericoloso. Il progetto ha già intrapreso l'iter autorizzativo nella conferenza di servizi apertasi a maggio, appelli al diniego di qualsiasi autorizzazione sono già stati formalizzati da gruppi politici e, solo nei giorni scorsi, da Legambiente e gruppi ambientalisti locali. In Regione lo stato dell'arte e il motivo delle perplessità.

Impatto sul traffico
"Nessuno mette in dubbio l'utilità a livello ambientale di un impianto di questo tipo – così il vicepresidente della commissione Riccardo Pase (Lega) –. In questo caso però, non si può prescindere dal contesto in cui questa struttura andrebbe a sorgere, ovvero un territorio che ha già dato, caratterizzato dalla presenza di discariche, depuratori, impianti a biogas, cave e termovalorizzatori". Sul concetto del "già dato" le sottolineature del sindaco: "Un ennesimo impianto sul nostro territorio, ma che graverebbe anche sul traffico veicolare della zona". La posizione contraria del comune di Inzago era stata formalizzata in un'assemblea pubblica già nel mese di aprile.