BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vaprio, la lotta non va in vacanza: "Stop all’arrivo del maxi-polo"

Il no degli attivisti al magazzino Lidl, raccolte 1.500 firme in tre mesi "ma il Comune ci nega l’accesso agli atti" .

I paladini del verde non mollano La battaglia: continua. «Città Metropolitana fermi l’arrivo del maxi polo logistico»

I paladini del verde non mollano La battaglia: continua. «Città Metropolitana fermi l’arrivo del maxi polo logistico»

La battaglia contro il magazzino Lidl non va in vacanza, "No logistica a Vaprio" all’attacco, più di 1.500 firme raccolte in tre mesi "ma il Comune ci nega l’accesso agli atti". Protestano gli attivisti: "Città Metropolitana fermi l’arrivo del maxi polo logistico". L’Amministrazione respinge la richiesta "troppo generica" e i paladini del verde non ci stanno. "È un preavviso di diniego che ci impedirebbe di esercitare il diritto di trasparenza, negandoci la possibilità di partecipare al dibattito in modo consapevole". Una scelta, "alla quale ribatteremo punto per punto, se sarà confermata. A fronte di una mobilitazione così importante - le adesioni alla petizione lo dimostrano - dovremmo essere messi nel le condizioni di potere avere tutti gli strumenti necessari"; ancora i difensori del verde. Le frizioni con il Municipio sono cominciate da tempo, un mese fa l’incontro con l’Amministrazione che "non ha preso posizione", aveva lasciato l’amaro in bocca agli attivisti. Il sindaco Marco Galli aveva respinto ogni addebito "facciamo quel che c’è scritto nel programma con cui abbiamo vinto le elezioni". Al centro della vicenda, il progetto della catena tedesca di discount che nel borgo di Leonardo vuole realizzare un magazzino per il rifornimento merci dei propri supermercati: 55mila metri, fronte strada su un’area di 125mila. "Inaccettabile" per i vapriesi che si sono mobilitati "per salvare il paese" e che a favore della battaglia possono contare su u solido consenso. I cittadini non vogliono "il capannone alto 18 metri, 150 tir avanti e indietro ogni giorno e un consumo di suolo pari a 31 campi da calcio".

Nel 2021, il ricorso di ambientalisti e agricoltori per la mancanza della Valutazione di impatto ambientale era stato accolto nelle aule della giustizia amministrativa, dalle quali sono usciti vincenti sia al Tar che al Consiglio di Stato. A spingere la vecchia giunta di centrodestra battuta nelle urne l’anno scorso verso la costruzione, erano stati i posti di lavoro ipotizzati dai tedeschi, qui. Ma il Comitato sottolinea che "i numeri non sono mai stati sottoscritti da Lidl e che con l’avvento dell’automazione, dell’Internet delle cose (IoT) e dell’Intelligenza artificiale non sarebbero realistici". Ora, con il preavviso di diniego di accesso agli atti, altre scintille.