
Filippo Borsellino, portavoce del comitato di acquirenti di case in cantieri bloccati a seguito delle inchieste
Le famiglie sospese hanno incassato l’impegno del sindaco Giuseppe Sala a "fare il possibile per sbloccare alcuni dei cantieri entro la fine dell’anno", anche senza un intervento legislativo a livello nazionale. E la promessa del prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, di portare le istanze di chi è rimasto al momento senza casa davanti al mininstro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ieri gli acquirenti di appartamenti in cantieri finiti al centro di inchieste sulla gestione dell’urbanistica milanese, bloccati nei meandri degli uffici comunali o posti sotto sequestro, con una rappresentanza dei piccoli operatori immobiliari, hanno incontrato in Prefettura Sgaraglia, Sala, il suo capo di gabinetto Filippo Barberis e il capo dell’avvocatura comunale Antonello Mandarano. "Dopo aver liberato Scandurra e gli altri indagati liberate anche noi, perché siamo gli unici a pagare per questa situazione", spiega il portavoce del comitato, Filippo Borsellino, riferendosi alle motivazioni del Tribunale del Riesame, che ha bocciato l’arresto dell’architetto e degli altri indagati.
Il comitato chiede ora un incontro al presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ultimo atto di una serie di colloqui con Sala, Fontana, politici di centrodestra e centrosinistra, con la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano che coordina le indagini della Gdf sull’urbanistica. "La fase dell’ascolto è finita da tempo – prosegue Borsellino – ora ci attendiamo provvedimenti concreti perché le nostre vite e i nostri risparmi sono in gioco". Le famiglie alla riunione di ieri, a cui ha partecipato anche il sindaco Sala, hanno chiesto un intervento legislativo. "Nel caso questo non dovesse avvenire – sottolinea Borsellino – il Comune lavorerà ancora per sbloccare alcuni dei cantieri da qui a fine anno". Il sindaco Sala al tavolo "ha detto che è disposto a tutto per sbloccare la nostra situazione", ha affermato ancora Borsellino che auspica che alla prossima riunione possa partecipare anche il ministro Piantedosi. "Quello che abbiamo sempre chiesto è una convergenza politica per risolvere il problema, quindi una collaborazione tra le varie forze del Parlamento per aiutarci a uscire da questa crisi", ha detto. Per sbloccare i cantieri "ci sono diversi strumenti, sicuramente quello nazionale è quello più semplice e più veloce ma esistono anche alcuni strumenti amministrativi, come abbiamo detto nelle settimane scorse, la revoca della Scia, la presentazione di un piano attuativo, la votazione in giunta e poi la richiesta da parte dei cantieri sequestrati del dissequestro in procura, e quella appunto sarà una decisione della procura", ha ribadito. "Il numero dei progetti che potrebbe essere sbloccato non lo so, il comune sta lavorando su diversi e conta di sbloccarli entro la fine dell’anno".
Andrea Gianni