BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Strade, scuole e impianti sportivi. Il piano di Città Metropolitana

Dall’ex Provincia in arrivo 40 milioni per gli interventi nei Comuni: il 30% sarà destinato ai più piccoli

La seduta del Consiglio Metropolitano che ha approvato lo stanziamento

La seduta del Consiglio Metropolitano che ha approvato lo stanziamento

Si chiama Pmrr, Piano metropolitano di ripresa resilienza, 40 milioni per strade, scuole, ambiente, aree sportive, recupero di immobili e aree degradate, soldi per i progetti dei Comuni con una corsia preferenziale per i piccoli: il 30% sarà destinato a loro. Focus sulla sicurezza stradale con 1 milione dedicato. L’ex provincia mette a disposizione l’avanzo di amministrazione, la proposta d’inizio estate è passata in aula e adesso è realtà. "Un passo storico per il nostro ente", dice il vicesindaco Francesco Vassallo.

"Raccogliamo i frutti di anni di buona amministrazione e sacrifici che ora danno risultati concreti – aggiunge Dario Veneroni, sindaco di Vimodrone e consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio – un piatto ricco declinato su più missioni per dare continuità alla progettualità fruttuosa delle nostre città e un’attenzione alle esigenze concrete di tutto il territorio. L’auspicio è che sia solo l’inizio".

Il plafond anti-incidenti andrà ad aggiungersi ai 4,5 milioni già stanziati per la sicurezza stradale con la creazione del Fondo per Infrastrutture della Mobilità Sostenibile, che sale così a 5,5 milioni di euro (foraggiato dagli introiti delle sanzioni stradali). I Comuni potranno proporre interventi di manutenzione straordinaria di strade provinciali che attraversano i centri abitati, o sugli incroci tra la viabilità locale e quella provinciale.

Il Fondo sarà ricostituito ogni anno dopo l’approvazione del rendiconto finanziario. Non solo. La delibera chiarisce che in caso di maggiori richieste il Fondo potrà essere incrementato fino a 10 milioni di euro attraverso nuove deliberazioni. Il 15 settembre partirà l’avviso per raccogliere i progetti delle Giunte, resterà aperto fino al 15 ottobre, seguirà una prima istruttoria. Il 30 novembre scatteranno i termini per le candidature da presentare entro il 15 febbraio 2026, corredate dal progetto di fattibilità. Entro metà aprile saranno valutate e si stabilirà quali finanziare per arrivare alla firma delle convenzioni. Le gare dovranno essere bandite entro il 30 giugno prossimo; collaudo lavori e rendicontazione portati a termine tra dicembre 2027 e giungo 2028. Fra i filoni su cui investire, innovazione e digitalizzazione, campi chiave per non perdere il treno della modernità con il privato che corre. Il "piano ambizioso", che ha suscitato parecchio entusiasmo, è stato presentato ai sindaci ai primi di luglio.