
Buccinasco, il giovane residente a Corsico è andato a sbattere contro un palo. La tragedia sotto gli occhi dell’amico. Città in lacrime: "Era dolce e sensibile".
Il trauma cranico era troppo grave. L’impatto prima contro un palo, poi sbattendo la testa sul cordolo del marciapiede: tutto troppo violento per lasciare speranze. Giuseppe Cacciatore è morto sotto gli occhi dell’amico che era con lui, a pochi metri dalla casa della fidanzata che lo stava aspettando. Si erano trovati in una stradina, vicino a via degli Alpini a Buccinasco, davanti alla scuola, di fianco al supermercato. Lì i due amici, come facevano sempre, avevano iniziato a parlare di moto e motori, di potenza dei veicoli, mettendoli a paragone. Giuseppe, 25 anni, ha provato prima la moto dell’amico, facendo un giro in zona. Poi è salito in sella alla sua Kawasaki 636 “Ninja“, ha accelerato per un istante, la moto ha impennato, il venticinquenne ha cercato di rimetterla in assetto ma frenando ha perso il controllo del veicolo, sbattendo contro un palo. L’impatto è stato devastante: alla moto si è staccato completamente il manubrio e il ragazzo è stato sbalzato dalla sella, battendo la testa sul cordolo del marciapiede. Dalle prime informazioni, non era protetta dal casco. Immediati i soccorsi inviati dalla centrale del 118: il personale di un’ambulanza e di un’automedica ha cercato di salvare la vita al giovane ma le ferite erano gravissime.
Il decesso è stato dichiarato mezz’ora dopo l’incidente, intorno alle 22.30 di giovedì sera, all’ospedale San Carlo dove lo avevano portato in un disperato tentativo di sottrarlo alla morte. Sotto shock l’amico che era con lui, sentito dalla polizia locale di Buccinasco intervenuta sul posto per i rilievi e per chiarire ogni dettaglio del terribile incidente. Devastata dal dolore la famiglia, la mamma del giovane e il fratello, più grande di tre anni: con loro viveva a Corsico, in zona via Diaz. Il papà era venuto a mancare cinque anni fa. Straziata dalla terribile sofferenza anche la fidanzata che viveva con la famiglia proprio dove è accaduto il tragico incidente. "Un ragazzo unico, dolce, sensibile. Un giovane come pochi, generoso e sempre disponibile, sorridente – racconta chi conosceva Giuseppe –. Bello come il sole, aveva una luce speciale, se n’è andato troppo presto". Momenti di angoscia per la famiglia del 25enne e per la sua fidanzata: "Era l’amore della sua vita, vedeva un futuro grandioso con lui", esprime nel dolore chi conosceva bene Giuseppe. "Un ragazzo unico – ancora i ricordi degli amici –, condividere con lui momenti felici è stato un dono prezioso. Non lo dimenticheremo".