BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Il sopralluogo nel "tempio del rugby". E a settembre l’atteso taglio del nastro

L’impianto inclusivo costato quasi 5 milioni tra i fondi Pnrr e oltre un milione mezzo pagato dal Comune

L’impianto inclusivo costato quasi 5 milioni tra i fondi Pnrr e oltre un milione mezzo pagato dal Comune

L’impianto inclusivo costato quasi 5 milioni tra i fondi Pnrr e oltre un milione mezzo pagato dal Comune

Lavori agli sgoccioli, il nuovo “tempio del rugby“ è pronto a settembre il taglio del nastro per l’impianto voluto dalla Federazione, Cernusco la spuntò su un’agguerrita concorrenza, 70 progetti in tutto il Paese, con le lodi del ministro Andrea Abodi che visitò il cantiere: "Struttura futuristica, all’avanguardia, Nzeb a zero emissioni", disse ad aprile dell’anno scorso accanto al sindaco Ermanno Zacchetti scomparso pochi mesi dopo. Oggi, Paola Colombo, la sua erede, visita in anteprima il rettangolo verde costato quasi 5 milioni, 3,35 dei quali in arrivo dal Pnrr, il resto, più di un milione mezzo messo direttamente dal Comune non senza polemiche da parte dell’opposizione di centrodestra che ha sempre picchiato duro sui costi.

"Sarà un impianto inclusivo, accessibile a tutti, qui si impareranno vittorie e sconfitte - dice la prima cittadina dalle tribune - un vero fiore all’occhiello non solo per il mondo della palla ovale, ma per l’intera comunità. Un luogo che racconterà storie di sport e di impegno".

Due le caratteristiche che contraddistinguono l’impianto: nessuna barriere architettonica e l’elevata efficienza energetica, una regola che vale per l’intero polo. Ci sono il rettangolo in sintetico per gare ufficiali e un altro per gli allenamenti e le partite dei più piccoli, la palestra, la clubhouse per il terzo tempo. Un’eredità dell’anno di Cernusco da Città Europea dello Sport e un riconoscimento alla proposta della società di casa che conta ben 400 tesserati in arrivo da tutta l’area e che nelle sue fila trovano un punto di riferimento per l’avvio al gioco che per l’accoglienza. Fra le idee di lungo periodo anche la nascita di un doposcuola a bordo campo. La promozione della disciplina è il primo obiettivo, "ma c’è anche la volontà di inaugurare un altro luogo aperto a tutti e in particolare a sinergie con realtà no-profit", spiegano gli amministratori. Dal Naviglio continuerà anche la scalata nazionale di questa disciplina nel gradimento degli italiani: "È raro che un’Amministrazione si assuma un impegno di questa portata – sottolinea la Federazione –. Abbiamo scelto Cernusco perché era l’idea migliore corredata da un impegno economico importante". Il sogno? "Vincere il Sei Nazioni".Bar.Cal.