REDAZIONE MILANO

Il sindaco Sala rompe il silenzio: "Rivendico le operazioni immobiliari. Adesso Milano è meglio di prima"

Nessun passo indietro del primo cittadino: se ora qualcuno ha paura di nuovi grattacieli, io mi dissocio "Su San Siro avanti anche per dignità personale". Monguzzi all’attacco, il Pd: esca dalla maggioranza.

Nessun passo indietro del primo cittadino: se ora qualcuno ha paura di nuovi grattacieli, io mi dissocio "Su San Siro avanti anche per dignità personale". Monguzzi all’attacco, il Pd: esca dalla maggioranza.

Nessun passo indietro del primo cittadino: se ora qualcuno ha paura di nuovi grattacieli, io mi dissocio "Su San Siro avanti anche per dignità personale". Monguzzi all’attacco, il Pd: esca dalla maggioranza.

di Andrea GianniMILANOGiuseppe Sala non arretra, e anzi rilancia. Parla di una città che negli ultimi anni è "migliorata", calamita studenti e investitori, e "se ora ci è venuta la paura dei grattacieli di colpo io mi dissocio, significa che da Albertini in poi siamo stati tutti sindaci sbagliati". Si dice "provato" dalle inchieste sulla gestione dell’urbanistica che lo vedono tra gli indagati e hanno portato agli arresti domiciliari per corruzione l’ormai ex assessore Giancarlo Tancredi, ma è disponibile ad andare avanti perché "prevalgono il senso del dovere e la voglia di lavorare" per Milano. Il sindaco, prima di staccare per la pausa estiva, rompe il silenzio degli ultimi giorni intervenendo alla radio, su Rtl 102.5. Sul nodo di San Siro, rivendica la scelta della vendita dello stadio ai club: "Vedremo a settembre cosa succede. Le transazioni che riguardano proprietà pubbliche devono essere approvate dal Consiglio comunale. San Siro non è il mio obiettivo più importante, ci mancherebbe altro, ma anche per dignità personale io voglio portare avanti questa iniziativa – spiega –. Le grandi città nel mondo hanno stadi nuovi, e San Siro non lo è. Milano è una città del cambiamento, quindi io voto a favore e voterò a favore, perché in Consiglio comunale voto anch’io".

Tornando al terremoto dell’urbanistica, e all’impasse in cui è finita l’amministrazione, secondo il primo cittadino si è passati dal decantare il modello Milano a puntare il dito su un sistema Milano, quello teorizzato dai magistrati, che però a suo dire non esisterebbe. "Se ci sono errori la colpa è mia, poi vediamo la forma della colpa", prosegue e parla del progetto da cui è nata la prima inchiesta, quello di un palazzo con più piani costruito in un cortile vicinissimo ad altre case in piazza Aspromonte. "Si tratta di uno su 300 interventi - replica -, è stato certamente un errore, il resto è lì da vedere". Sala, caduta al momento l’accusa di induzione indebita, resta indagato per falso per avere firmato la nomina della Commissione per il paesaggio di cui è stato presidente l’architetto Giuseppe Marinoni, indagato e anche lui ai domiciliari per corruzione. "lo ho firmato rispetto ad una proposta su cui altri hanno lavorato per mesi", rimarca Sala che spiega come avviene la nomina della commissione. L’amministrazione fa un bando e un gruppo di tecnici del Comune vaglia le candidature. Poi alla fine di questo percorso "il sindaco firma, non si mette di nuovo a fare l’analisi uno ad uno dei componenti", chiarisce. Torna ad avanzare, inoltre, la proposta di un tavolo per sbloccare i cantieri e dare una risposta alle famiglie che hanno investito in operazioni immobiliari finite sotto la lente dei pm.

Le parole di Sala hanno provocato la reazione del consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi. "È demoralizzante sentire il sindaco Giuseppe Sala che dice che si va avanti come prima – sottolinea – penso che sia necessaria una verifica dell’attuazione del programma con cui siamo stati eletti, della quasi totalità delle promesse non mantenute". Replica a stretto giro a Monguzzi la capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Beatrice Uguccioni. "Apprezzo l’impegno e l’onestà intellettuale del sindaco Sala – spiega in una nota –. Monguzzi da anni sta in maggioranza solo per dire “no“, così da avere visibilità ma concretamente fare nulla. Fosse coerente con quello che dice, potrebbe passare con il centrodestra, invece di continuare strumentalmente a sostenere la giunta Sala". Intervengono, dopo le parole di Sala, anche i consiglieri comunali di Europa Verde Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini: "Non è vero che mancano proposte serie, il problema è che non vengono seriamente prese in considerazione". Schermaglie che, secondo il capogruppo della Lega Alessandro Verri, indicano che "la maggioranza è ormai allo sbando". L’esponente del Carroccio parla di "uno spettacolo indecoroso per una città che meriterebbe serietà e governo, non risse da cortile".